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Ministeri a Milano Bossi insiste: Il premier si convincerà

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Umberto Bossi

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Bossi torna in scena e gioca su più fronti. I ministeri al Nord? "Berlusconi si convincerà. Ci sono in tutta Europa". I referendum? "alcuni sono attraenti". La missione in Libia? "La lega non voleva entrarci". Il leader della Lega spariglia sul fronte dei referendum, certo non appoggiati dal governo, e assicura comunque che sul punto, che resta fermo, dei ministeri al Nord "non c'è alcuno scontro Pdl-Lega". Ancora una pernacchia, dal leader lumbar, quando si parla della consultazione popolare, poi l'apertura a quello sull'acqua, con annessa nuova stoccata a Palazzo Chigi: "Avevamo detto a Berlusconi di fare una legge sull'acqua e noi l'avremmo appoggiato. Poi si e' messo di mezzo Fitto" e la legge sull'acqua "alla fine nessuno l'ha fatta". Il film della campagna elettorale per i ballottaggi per il resto sembra riproporre lo stesso copione, con le previsioni negative che Silvio Berlusconi lega all'eventuale vittoria di Giuliano Pisapia a Milano e le controrepliche di Pier Luigi Bersani, che oggi prende a spunto le interviste tv simultanee del presidente del Consiglio per contrattaccare. "Non vogliamo certamente immaginare un'Italia governata da una sinistra e condizionata dalla sinistra estrema con gli estremisti, i cattocomunisti, i giustizialisti e i verdi, soprattutto in un momento delicato per l'economia come quello che stiamo vivendo", dice oggi Berlusconi in un messaggio affidato stavolta al sito Pdl. "I ballottaggi del 29 e 30 sono una nuova sfida - aggiunge - noi possiamo, anzi, dobbiamo vincere: abbiamo gli uomini giusti e le idee giuste, possiamo farcela grazie al sostegno dei moderati". Quanto invece a Napoli "il nostro candidato, con l'aiuto dei moderati, farà finalmente uscire la città dagli ultimi 18 anni di malgoverno della sinistra", assicura il presidente del Consiglio che liquida De Magistris dicendo invece che "il candidato della sinistra si propone come il nuovo ma e' il vecchio che ritorna, perché appoggiato dalla stessa sinistra responsabile dello sfascio della città". Pier Luigi Bersani ricorda che "il gesto di Berlusconi che va in cinque telegiornali a fare un comizio con il simbolo del Pdl alle spalle" è un gesto che "nessuna multa può sanare". Nel polverone poltiico finisce anche l'arcivescovo di Milano, criticato dal Giornale. "Quando intervengo faccio di tutto per intervenire da credente e da vescovo: il mio punto di riferimento è il Vangelo, le reazioni non mi turbano", controbatte il cardinale Dionigi Tettamanzi che non nasconde come "sarebbe interessante entrare nel dialogo" ma, aggiunge anche, "non e' possibile farlo ora".  

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