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Le forze dei «volenterosi»

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ITALIAPartecipa con le 7 basi sul suo territorio e sta impiegando 4 caccia e 4 tornado per neutralizzare le difese aeree nemiche. Il Governo ha annunciato il probabile impiego di altri due aerei. STATI UNITI Con 11 navi e dei sottomarini d'attacco nel Mediterraneo, hanno lanciato la maggior parte dei 124 missili Tomahawk contro dei siti di difesa antiaerea libica. FRANCIA Dispone di un centinaio di aerei da guerra multifunzione Rafale, di Mirage 2000, oltre agli aerei di controllo Awacs. GRAN BRETAGNA Dispone di alcuni sottomarini Trafalgar nel Mediterraneo utilizzati per lanciare i missili Tomahawk. Dalla base di Norfolk sono operativi diversi aerei Tornado GR4, con missili Stormshadow a bordo. CANADA Ha promesso l'invio di sette caccia CF18 a lungo raggio di azione e di un aereo C-17 già arrivati in Sardegna, a Decimomannu. La nave da guerra HMCS Charlottetown si è già unita al blocco navale della Libia. BELGIO: Ha annunciato l'invio di 6 caccia F16; va ricordato che il Paese è da sei mesi senza governo. DANIMARCA Ha approvato l'impiego di 4 F16, due caccia di riserva e un aereo di rifornimento. NORVEGIA Il ministro della Difesa ha annunciato ieri la sospensione della partecipazione alle operazioni militari, se non verrà chiarita la questione del comando. Già decollati, intanto, sei F16. SVEZIA Sostiene la risoluzione Onu, ma per l'intervento attende una eventuale richiesta da parte della Nato. In caso di intervento metterà a disposizione dai sei agli otto aerei da combattimento Jas Gripen. SPAGNA Partecipa con quattro F-18, un aereo-cisterna un aereo di controllo marittimo, una fregata e un sottomarino. GRECIA Ha annunciato di mettere a disposizione la base Nato di Souda, a Creta, e due basi nell'ovest. EMIRATI ARABI UNITI Si limiteranno a «un aiuto umanitario». QATAR La Francia ha annunciato che il Qatar ha deciso di mettere a disposizione quattro aerei nei cieli libici.

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