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L'ultima sfida dei Responsabili

Silvio Berlusconi

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I Responsabili potrebbero perdere presto la pazienza. E allora sì che potrebbero diventare di colpo «irresponsabili». Tra le fila del gruppo che alla Camera sostiene il governo, dilagano i malumori. Soprattutto per un rimpasto che si allontana e che invece avrebbe dovuto dare a Cesare quel che è di Cesare: qualche poltrona da sottosegretario e una da ministro. Ma il presidente della Repubblica ha frenato gli entusiasmi. Saverio Romano, ministro dell'Agricoltura in pectore, resta in attesa. Mentre l'ex Idv Antonio Razzi sarebbe pronto a lasciare il gruppo. I Responsabili rilanciano: basta melina o mani libere. Inutili le rassicurazioni del premier Berlusconi. Riferiscono in ambienti vicini al gruppo Iniziativa Responsabile: «La terza gamba della maggioranza è afflitta da crampi sempre più forti e rischia di andare in cancrena». La situazione, insomma, potrebbe precipitare. I primi segnali già ci sono stati con la mozione per l'election day: il governo si è salvato grazie al voto di un deputato radicale. Il Cavaliere continua a promettere, riferiscono le stesse fonti, ma «stavolta non si può scherzare col fuoco». Senza un programma condiviso e una strategia politica precisa, avvertono i Responsabili più agguerriti, non si «va da nessuna parte». Anzi addirittura minacciano di non entrare nel governo e di lasciarsi le mani libere sui provvedimenti all'esame delle Camere. Le «colombe» del gruppo, invece, cercano di minimizzare, ma tengono il punto sul fatto che il «premier deve prendere una decisione al più presto». Intanto, alle prese con la crisi libica e il caso Ruby, il presidente del Consiglio prende ancora tempo. Lunedì non andrà all'udienza per la vicenda Mills (riunirà il Consiglio dei ministri) mentre mercoledì sera dovrebbe incontrare lo stato maggiore dei Responsabili per sciogliere i nodi sul tavolo. Il gruppo di Moffa, Scilipoti e company avrebbe un quadro chiaro. I posti al governo su cui hanno puntato gli occhi sono sei (su 12 disponibili): uno di questi è quello da ministro dell'Agricoltura (per Romano) con Galan che traslocherebbe ai Beni culturali al posto di Sandro Bondi. La «cinquina» comprende anche due caselle da vice ministro: Massimo Calearo punta al Commercio con l'estero, mentre Francesco Pionati potrebbe avere la delega alle Comunicazioni. Proprio Pionati, segretario nazionale dell'Alleanza di centro e portavoce del gruppo dei Responsabili, preferisce andare piano: «Chi immaginava fughe in avanti e polemiche personali è rimasto deluso. Quello dei Responsabili è un gruppo federativo che non ha un unico leader. Noi sosterremo sempre Berlusconi, sia dall'interno che dall'esterno del governo. È chiaro - avverte Pionati - che dare più forza ai Responsabili significa dare più forza al premier. Occorre quindi una soluzione complessiva equilibrata e contestuale». La prossima settimana sarà decisiva. L'aut aut si avvicina: o un accordo o mani libere. Dal canto suo Scilipoti precisa: «Non sono interessato alle poltrone», poi minimizza sui tempi: «Credo sia normale. Lunedì ci riuniremo. Al momento dobbiamo vedere se dal punto di vista politico c'è un accordo sul programma con il Pdl e la Lega per portare la legislatura al termine». Ed è soltanto l'inizio.

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