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Nell'Asi l'ultimo scontro tra finiani e berluscones

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L'altrasera all'Asi, l'alleanza sportiva italiana, la riunione della giunta esecutiva è stata piuttosto turbolenta. Si è alzato la voce e qualcuno è venuto anche alle mani: c'è chi giura che sia volato pure un pugno. Ma sono dettagli. Il punto è che l'associazione sportiva vicina alla destra è retta da Claudio Barbaro, deputato di Fli. Ed è l'unica realtà dei finiani davvero radicata sul territorio, che ha una organizzazione localizzata, con circa mezzo milione di iscritti. Si stava discutendo del bilancio quando alcuni consiglieri hanno contestato il fatto che l'organizzazione si sia esposta politicamente, ne è nato un diverbio con il presidente che è trasceso. Il giorno dopo, domenica, bocche cucite. Al punto che ricostruire esattamente cosa è avvenuto non è molto facile anche perché si rimanda a una riunione che si dovrebbe tenere oggi e gli esponenti filo-Pdl dovrebbero decidere come procedere. Anche da un punto di vista legale. Lui, Barbaro, uno che solitamnete non le manda a dire e parla senza nascondersi, smentisce l'intera ricostruzione: «Chi dice che si è parlato di politica dice un'enorme falsità. Non è mai stata pronunciata la parola Pdl tantomeno Fli. Al nostro interno la questione è stata posta una sola volta, oltre due mesi fa. Quando venne contestato il fatto che avessimo invitato a una manifestazione Italo Bocchino. È una discussione che si è riproposta al nostro interno mille volte. Quando abbiamo invitato un esponente di An di una corrente, un'altra componente se la prendeva». Barbaro esclude anche tentativi di scalata da parte dei berluscones: «Tecnicamente è molto difficile. E poi di tutta la giunta esecutiva forse uno solo è contro la mia gestione. Ieri (l'altra, ndr) sera stavamo discutendo di bilancio, c'erano delle contestazioni procedurali. Forse può essere scappata una parolaccia. Ma nulla di più». F. d. O.

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