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I Responsabili alzano il prezzo

Paolo Bonaiuti

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Lo ha accolto con un gran sorriso: «Giancarlo, ti faccio realizzare il sogno della tua vita: il ministro della Cultura». Silvio Berlusconi ha provato tutte le sue armi diplomatiche per cercare di sbrogliare la matassa rimpasto. Il "nodo Giancarlo" è Giancarlo Galan. L'attuale ministro dell'Agricoltura non è molto contento di dover traslocare da via XX settembre a via Collegio Romano. Intanto perché è un ministero che non conosce, poi perché non è nelle sue corde, poi perché tutto sommato preferisce restare dov'è sebbene nella sua vita non si sia occupato nemmeno di Agricoltura visto che ha una carriera professionale nel mondo della pubblicità. Ma Silvio lo conosce da tempo. Molto tempo. Tanto da potergli chiedere qualunque sacrificio. Se effettivamente andasse alla Cultura, sbarrerebbe la strada a Paolo Bonaiuti. Che comunque potrebbe lo stesso diventare ministro, ma alle politiche Comunitarie. In questo modo andrebbe in porto la prima tranche del rimpasto che si potrebbe fare già la prossima settimana. Berlusconi, comunque, ieri sera da Helsinki dove ha partecipato al vertice del Ppe ha spiegato che il rimpasto «non è così prossimo» anche se poi ha aggiunto che il governo sta preparando un ddl ad hoc «per aumentare il numero dei sottosegretari». «È tutto tranquillo e non c'è nessun problema» ha ribadito, «ho mostrato a qualcuno i nostri sondaggi che, per quanto mi riguarda mi danno al 51%» dei consensi». Sicuro anche sulla riforma della giustizia: «È già pronta, siamo già d'accordo su tutti i punti principali. Poi sarà, naturalmente, il Parlamento ad approfondire, discutere ed introdurre eventualmente innovazioni più profonde». Poi un passaggio sulla nostra situazione finanziaria: «Non si può accettare da parte di Paesi come il nostro che sono indebitati, avendo ereditato dal passato una situazione critica, una riduzione troppo alta e meccanica (del debito, ndr) per ogni anno, cosa che potrebbe incidere su quelle che sono le possibilità di crescita dell'economia. Su questo siamo su una posizione molto precisa che ho avuto modo di esplicitare anche alla signora Merkel e oggi agli altri colleghi». Per quanto riguarda il rimpasto la promozione più importante riguarderebbe il dicastero che Galan si vede costretto a lasciare, quello delle Politiche Agricole. Dove sta per arrivare Saverio Romano, il primo ad avviare l'operazione dei Responsabili lasciando l'Udc. Il leader centrista siciliano fa sapere subito che con il suo giuramento da ministro comunque la partita per il suo gruppo non è finito: «Per il rimpasto di governo non stiamo parlando di mesi ma, semmai, di qualche settimana», annuncia a La Zanzara su Radio 24. «Per i Responsabili - prosegue - mi aspetto, oltre a un ministero che siano individuati diversi posti da sottosegretario». Anche cinque? «Sì, ma il tutto è ovviamente sempre nelle mani di Berlusconi». «Fli - osserva - ha lasciato tanti posti liberi: il governo ha al momento circa 10 posti vacanti, compresi anche quelli dei sottosegretari che si sono dimessi o passati ad altri incarichi». La cifra di questo rafforzamento del governo sarà proprio questa: posti a chi ha deciso di andare a dare una mano alla maggioranza e al governo. Un messaggio anche per chi è in bilico. Berlusconi potrebbe procedere poi con una seconda tranche, quella dei viceministri e dei sottosegretari appunto.

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