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Ghedini ferma di nuovo Vitali

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Nonostantel'avvocato del Cavaliere Niccolò Ghedini abbia bocciato la proposta di legge presentata dal compagno di partito, il diretto interessato non si arrende: «Presenterò il provvedimento alla Consulta del Popolo della libertà - annuncia - e se il testo non dovesse essere adottato lo lascerò in Parlamento come contributo per riformare il processo penale». Difficile però che il testo prosegua il suo iter viste le tensioni create dall'iniziativa all'interno dei berluscones e le barricate già annunciate dall'opposizione nonostante le correzioni previste dallo stesso Vitali. Nel provvedimento, spiega «sarà inserita una norma che non renderà applicabile le modifiche a tutti i procedimenti in corso» e di conseguenza, precisa ancora l'esponente del Pdl, «sarà inutile per i processi a carico del Cavaliere». Ma l'impianto complessivo della legge non convince Niccolò Ghedini. L'avvocato del presidente del Consiglio pur affrettandosi a sottolineare che le critiche sulla proposta di legge sono «pretestuose e strumentali», boccia l'iniziativa: «Non ne condivido il merito e ne chiederò il ritiro». Dietro le quinte però più di qualcuno, all'interno dello stesso Pdl, legge nel botta e risposta tra Vitali e Ghedini, il malumore per il ruolo che si è ritagliato l'avvocato del premier anche all'interno del gruppo su tutto ciò che concerne la giustizia. Certo è che la tensione tra le varie "correnti" di pensiero all'interno del partito non fanno dormire sonni tranquilli al Cavaliere nel pieno del terremoto giudiziario causato dai diversi processi in cui è imputato le cui udienze sono fissate nel giro di poche settimane.

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