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La Giustizia agita le acque nel Pdl

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Maintanto, in casa Pdl, si apre un «giallo» sulla prescrizione breve. Ieri il deputato Pdl ed ex sottosegretatio alla Giustizia Luigi Vitali ha annunciato una proposta di legge i cui contenuti sono stati anticipati dall'Ansa. Tra le altre cose si proporrebbe, rispolverando il meccanismo delle attenuanti, un modo per tagliare drasticamente i tempi della prescrizione per gli incensurati e per coloro che hanno compiuto i 65 anni. Una misura che l'opposizione ha definito subito come «fatta apposta per le esigenze del premier». L'intervento, però, non farebbe parte delle «mosse» concordate a livello ufficiale dal Pdl. Così, nel giro di qualche ora, Vitali ha precisato che la norma si sarebbe dovuta "riscrivere", mentre Ghedini ne ha chiesto, stavolta sì ufficialmente, direttamente il ritiro. La prescrizione breve che si intenderebbe presentare formalmente, invece, dovrebbe cominciare il suo iter (pare) al Senato o con un provvedimento ad hoc. O, addirittura, secondo altre indiscrezioni, potrebbe essere inserita con un emendamento forse anche nel testo sul processo breve. Intanto, il governo si concentra sulla riforma della Giustizia voluta da Alfano. Anche se per ora si continua a parlare solo di bozze e di "enunciazioni di principi". Le cose certe le spiega direttamente il ministro: non ci sarà alcun intervento sulla Corte Costituzionale o su eventuali maggioranze qualificate cui aveva fatto riferimento lo stesso Berlusconi per dichiarare l'illegittimità della legge. Sì, invece, all'Alta Corte di disciplina come organo esterno al Csm con più laici che togati e sì (sembra) al principio di responsabilità dei magistrati inserito in Costituzione. Per tutto il resto meglio attendere il Cdm del 10 marzo dal quale dovrebbe uscire finalmente il testo definitivo.

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