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Romani assicura: per ora le bollette sono salve

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Ilministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, forte delle rassicurazioni giunte dal Comitato d'emergenza, spegne l'allarme innescato dalla crisi libica su una possibile carenza di metano. L'Autorità per l'energia assicura che sulle tariffe non ci sarà alcun impatto immediato, ma la corsa del greggio, con il Brent che ha sfondato i 110 dollari, non lascia ben sperare. Il Comitato d'emergenza e il monitoraggio del gas naturale, che si è riunito al ministero dello Sviluppo sotto la presidenza del ministro, ha analizzato grafici e tabelle di tutti i possibili scenari e ha constatato che in nessun caso c'è pericolo per la distribuzione del gas in Italia. Grazie al potenziamento delle infrastrutture di trasporto, infatti, «possiamo dormire sonni tranquilli», ha spiegato il ministro. La situazione è sotto controllo perchè le importazioni mancanti dalla Libia sono state sostituite con un aumento dell'import da alcuni degli altri gasdotti e con un maggiore ricorso agli stoccaggi. Altra cosa, ha spiegato Romani, è l'utilizzo delle riserve strategiche, quelle a disposizione del Paese per le vere emergenze, che ammontano a 5,1 miliardi di metri cubi e che «non verranno nemmeno intaccate». Il Comitato ha anche valutato l'ipotesi di aumentare la produzione nazionale, con interventi di ottimizzazione sui pozzi di estrazione esistenti, garantendo il recupero di un quinto delle importazioni libiche. Se sul fronte gas l'attenzione è massima (il governo «tiene gli occhi apertissimi», ha assicurato il ministro), minori preoccupazioni, da un punto di vista delle forniture, si hanno per il petrolio: «Non ci stiamo ponendo il problema - ha sottolineato Romani - perchè la capacità che ha il mondo di approvvigionarsi, purtroppo a prezzi elevati, c'è».

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