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Meno tasse sugli affitti e sconti Ecco cosa cambia con il decreto

Soldi

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Da una parte l'arrivo della cedolare secca sugli immobili dall'altra lo sblocco dell'addizionale comunale e, nel mezzo, la tassa sul soggiorno. Le norme del decreto legislativo approvato dal Governo, ma ora in stand by dopo lo stop del Quirinale, rivoluzionano il fisco comunale. E certamente, una volta concluso l'iter legislativo e calate nella realtà, potrebbero non avere un impatto neutro sulle tasche dei cittadini.  CEDOLARE SECCA Nessuno ci rimette, molti potrebbero risparmiare. È questo l'impatto dell'arrivo di una tassazione che, l'ultima versione del decreto, prevede al 21% sulla pigione pagata per tutti i contratti e del 19% su quelli «agevolati». Ora, invece, i guadagni vanno tassati con la progressività dell'Irpef e con l'imposta annuale di registro del 2%. Secondo i calcoli di Confedilizia il guadagno c'è sopra i 15.000 euro di reddito per tutti i contratti e sopra i 28.000 euro per quelli agevolati. Nessuno comunque ci potrà perdere, perché rimane la possibilità di applicare la vecchia normativa. Gli inquilini, poi, se il proprietario sceglie la cedolare, non avranno rincari d'affitto, nemmeno gli adeguamenti annuali all'Istat. SBLOCCO ADDIZIONALE IRPEF È questa la voce che può comportare un aggravio per i cittadini. La scelta - e la responsabilità - sarà dei singoli comuni e comunque dovrà rispettare dei paletti di crescita annuale. Il testo prevede ora la possibilità anche di un rincaro retroattivo sul 2010. Certo, dopo le strette ai bilanci delle ultime due legislature, non è difficile immaginare che lo sblocco di questa leva fiscale sarà utilizzato realmente dagli enti locali. COMPRAVENDITE Sconto fiscale dell'1% in arrivo sui trasferimenti immobiliari dal 2014. È prevista una profonda riforma che semplifica le attuali imposte di registro, catastali e ipotecarie. Arriva una sola imposta del 9% sui beni in genere, del 2% sulle prime case. Il tributo minimo da pagare è di 1.000 euro. Oltre allo sconto, rispetto al cumulo delle tasse attuali, è certo una semplificazione.  IMU SOSTITUISCE ICI L'Imu arriva nel 2014, si applicherà sulle seconde case e assorbirà sia l'Ici sia l'Irpef che si paga sulle seconde case. Previsto il dimezzamento per le case in affitto. Il Pd ne ha evidenziato le caratteristiche di tassazione patrimoniale (non si applica sul reddito ma sui beni posseduti, come l'Ici). I calcoli del governo hanno stimato un impatto neutro: l'Imu avrà un'aliquota del 7,6% che sarà di «equilibrio» per sostituire il gettito attuale dell'Ici e dell'Irpef seconda casa. TASSA DI SOGGIORNO E DI SCOPO Le prevede l'ultimo testo ma non sono novità assolute. La tassa di soggiorno - introdotta dalla riforma costituzionale del titolo V - la pagheranno i turisti per il pernottamento nelle città turistiche e d'arte: sarà al massimo di 5 euro e viene contestata dagli albergatori. C'è poi l'imposta di scopo per realizzare infrastrutture e servizi: la pagheranno solo i cittadini che ne beneficeranno; era già stata introdotta con la finanziaria nel 2007 ma mai attuata.

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