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Italiani in fuga dal Paese delle piramidi

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Main Egitto l'emergenza è «tutt'altro che finita». E resta «imprudente» recarsi nel Paese: anche se alcune località, come Sharm el Sheikh e Marsa Alam, al momento appaio «tranquille», le cose possono cambiare in poche ore. La Farnesina torna a «sconsigliare» agli italiani di andare nel paese dei Faraoni. E mentre continuano a «rimpatriare» connazionali dall'Egitto con voli speciali e l'assistenza, negli aeroporti, agli italiani che vogliono lasciare il Paese - 4 mila quelli rientrati finora - la parola d'ordine resta «prudenza». È stato ancora una volta è il capo dell'Unità di Crisi, Fabrizio Romano, a ribadirlo parlandoo di un clima «fluido» ma di un'«emergenza» tutt'altro che risolta. «C'è l'obbligo della saggezza» aveva detto solo poche ore prima l'ambasciatore d'Italia al Cairo, Claudio Pacifico, lanciando un appello esplicito: «Sconsiglio tassativamente agli italiani di venire», ha sottolineato il diplomatico spiegando che anche nelle zone più tranquille al momento, come Sharm el Sheikh, la situazione potrebbe cambiare nel giro di poche ore. Dal canto suo la Fiavet - l'associazione che riunisce, sotto la presidenza di Cinzia Renzi, circa 5mila imprese del settore turistico, parla di tremila turisti ancora nel Paese. Ieri alla Farnesina nuovo «punto» all'Unità di Crisi, con gli operatori del turismo. «Ci confrontiamo in continuazione, scambiandoci i dati», ha spiegato Romano rinviando al mittente qualsiasi ipotesi di polemica con gli agenti di viaggio e sottolineando, al contrario, un lodevole spirito di collaborazione. Mar. Coll.

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