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E ora la stangata sui sindacati

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Enon da un peones qualunque. Ma da Silvano Moffa, presidente della commissione Lavoro della Camera e di fatto capogruppo in pectore del nuovo gruppo parlamentare di Iniziativa Responsabile. Di che cosa si tratta? In pratica di una legge che regolamenterà - sarebbe meglio dire che limiterà - lo sciopero. Moffa mette le mani avanti: «Aspetti domani. Domani. Non posso dire di più». Ma non serve. Più di tutto parla il testo depositato dal presidente della commissione Lavoro il cui titolo è già sufficientemente chiaro: "Norme in materia di relazioni sindacali, ruolo delle parti sociali ed esercizio del diritto di sciopero". Si tratta di una legge delega ma con un mandato preciso. Dopo aver fatto riferimenti agli ultimi accordi Fiat e all'accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali, si suggerisce di intervenire sull'articolo 40 della Costituzione, quella sul diritto di sciopero. La nuova legislazione, stando al testo, dovrebbe prevedere «la necessità di proclamazione dello sciopero da parte di organizzazioni sindacali complessivamente dotate, a livello di settore, di un grado di rappresentatività superiore al 50%». Per i sindacati che non arrivano a quella soglia, bisogna ricorrere all'istituto del referendum preventivo obbligatorio tra i lavoratori dei settori o delle aziende interessate dallo sciopero; ma comunque le organizzazioni che promuovono l'iniziativa devono superare il 20% della rappresentanza. Inoltre si prevede «per via contrattuale o, in assenza di accordo o contratto collettivo, nelle regolamentazioni provvisorie, della dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero stesso da parte del singolo lavoratore». Quindi si chiede di introdurre l'istituto dello «sciopero virtuale», «inteso come manifestazione di protesta con garanzia dello svolgimento della prestazione lavorativa». Infine nel provvedimento si parla anche della «predisposizione di adeguate procedure per un congruo anticipo della revoca dello sciopero al fine di prevenire i pregiudizi causati dalla diffusione della notizia dello sciopero e di una più efficiente disciplina delle procedure di raffreddamento e conciliazione». Infine il testo Moffa prevede una «semplificazione delle regole relative agli intervalli minimi tra una proclamazione e quella successiva». Sicuramente farà discutere. F. d. O.

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