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Marina diventa l'incubo della Sinistra

Marina Berlusconi

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Uno spettro si aggira per il Parlamento: Marina Berlusconi farà politica. Il pensiero fa tremare le vene ai polsi ai «parrucconi». Non solo a quelli dell'opposizione. Sarà una chiacchiera ma ha la forza di un incubo per chi da diciassette anni cerca di far fuori Silvio Berlusconi. Ci hanno provato con tutti i mezzi ma lui è sempre lì e, nonostante accuse, intercettazioni e testimonianze, potrebbe uscirne rafforzato ancora una volta. Eppure le parole di Marina, che due giorni fa ha rimbrottato Roberto Saviano che aveva dedicato la laurea honoris causa avuta dall'università di Genova ai magistrati che indagano il premier, hanno risvegliato un vecchio scenario per palati «fini». Ve la immaginate la figlia del Cavaliere che raccoglie il testimone dal padre con tanto di plebiscito elettorale? Ve le immaginate, soprattutto, le facce dei nemici della prima e dell'ultima ora? I vari D'Alema, Di Pietro, Casini, Fini alle prese con un altro brutto sogno chiamato Berlusconi? Roba da diventare pazzi. Certo il Cavaliere ha smentito più volte un impegno dei figli in politica ma l'indiscrezione prende corpo e alle prossime elezioni, magari tra pochi mesi, Marina, la combattiva presidente di Mondadori, potrebbe conquistare una poltrona. Da lì poi si vedrà. Di certo, nel centrodestra, complice un certo atteggiamento cortigiano, c'è già chi la vede premier. Niente paura: ovviamente gli stessi esponenti del Pdl si affrettano a precisare che, nell'ipotesi, il Cavaliere diventerebbe presidente della Repubblica. Fantasie? Probabile. Ma mai dire mai. La politica, si sa, conosce strade che superano spesso i confini della fisica. Di certo soltanto all'idea di una discesa in campo di Marina, il clima si è surriscaldato e non sono mancati i fan «a prescindere». «Se fosse vero sarebbe un fatto positivo, perché è una persona ipertosta, di grande qualità, che ha ereditato molte delle capacità del padre» ha detto la deputata del Pdl Margherita Boniver. Marina in politica? «Onestamente non mi sembra molto praticabile, visto che lei più volte ha smentito questa possibilità, affermando di voler rimanere in azienda. Ma è una bella ipotesi» ha spiegato la vicecapogruppo del Pdl alla Camera Jole Santelli. «Certamente è una donna coraggiosa, che a me piace sia come persona che come manager» ha aggiunto. «È persona intelligente e assai capace. Ben vengano le persone di qualità in politica perché ce n'è veramente bisogno» rincara Isabella Bertolini, anche lei vicecapogruppo del Pdl a Montecitorio. Parla di «grande risorsa per l'Italia» la deputata del Pdl Michaela Biancofiore, che però prevede che il presidente del Consiglio non consentirà un suo impegno in politica. «Marina Berlusconi - sottolinea - è un'emblema del nostro Paese, apprezzata in tutto il mondo per le sue doti manageriali. Un suo impegno in politica sarebbe un bell'esempio per tutte noi donne del Pdl». Nell'altra metà del campo, a Sinistra, parla soltanto il giornalista Corrado Augias, che difende Saviano dalle critiche della numero uno di Mondadori. Critiche che hanno «ragioni tattiche», dice, e cioè «la sua discesa politica». Gli altri esponenti dell'opposizione non commentano. Sono troppo impegnati a fare gli scongiuri.

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