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Fassino in corsa

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Nellariunione svoltasi ieri pomeriggio fra il Pd e gli alleati, solo Sel ha chiesto chiarimenti. Ma alla fine la decisione del maggiore partito della coalizione è stata accettata da tutti. Nell'incontro è stato definito un patto di coalizione che il 31 gennaio sarà sottoscritto dai candidati che intendono partecipare alle primarie del centrosinistra. Le forze che ne fanno parte sono quelle che attualmente compongono la maggioranza di Sergio Chiamparino: Pd, Idv, Moderati e Sel, cui si aggiungono i Radicali e altre forze minori come Pensionati, Socialisti, Verdi e Nuova Sinistra per Torino, formazione creata dal consigliere comunale torinese Domenico Gallo, uscito dal Pdci quando il partito scelse l'opposizione al sindaco. In circa due ore di discussione i segretari di questi partiti hanno steso un breve programma, che vincolerà i candidati. Vi si ribadisce, sottolinea il segretario del Pd torinese Paola Bragantini, «la scelta favorevole agli investimenti infrastrutturali sul territorio, quindi alla Tav, alla linea 2 della Metropolitana e al rafforzamento del sistema ferroviario cittadino». Fra i punti più qualificanti, osserva Bragantini, vi è «il sostegno che dovrà essere dato all'investimento a Mirafiori». Lunedì 31 gennaio sarà sottoscritto anche il regolamento definitivo delle primarie di coalizione che a questo punto si volgeranno il 27 febbraio. La firma vincolerà i candidati e i partiti ad accettare l'esito della consultazione, qualunque ne sia l'esito. Tutti si impegneranno quindi a sostenere congiuntamente il vincitore nella corsa contro il centrodestra per la conquista della poltrona di primo cittadino. Attualmente i candidati sono tre, due dei quali del Pd: Piero Fassino, Davide Gariglio, e il presidente dei Radicali Italiani Silvio Viale. Entro il 29 gennaio, termine ultimo per la presentazione delle candidature, potrebbero aggiungersi due assessori di Chiamparino, Gianguido Passoni e Roberto Tricarico, entrambi autocandidati ma non sostenuti dalle forze politiche di riferimento. Il vero punto interrogativo però riguarda Sel e la candidatura del sindacalista Fiom Giorgio Airaudo, che - secondo indiscrezioni - sta verificando l'ipotesi di presentarsi come esponente della società civile, quindi presentando le tremila firme di cittadini richieste dal regolamento delle primarie di coalizione.

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