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"Solo indizi, ma nessuna prova"

L'avvocato penalista Massimo Fioravanti

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«Il primo obiettivo lo hanno già raggiunto: danneggiare l'immagine del premier. Adesso stanno tentando di andare avanti sotto il profilo giudiziario, ma, allo stato, non so cosa riusciranno a ottenere». È l'avvocato penalista Massimiliano Fioravanti a spiegare quali potrebbero essere i rischi legali per Silvio Berlusconi dopo la richiesta di autorizzazione a eseguire perquisizioni domiciliari negli uffici di Giuseppe Spinelli, fiduciario del premier. Avvocato, le accuse di concussione e di prostituzione minorile nei confronti del presidente del Consiglio sono però due reati gravi. «Il primo più del secondo, il codice prevede fino a 12 anni di carcere». Questo se i pm milanesi riusciranno a portare alla sbarra il premier. «Certamente, ma se si considerano gli elementi emersi fino ad oggi credo che se Berlusconi finisse in dibattimento saremmo di fronte a un vero e proprio processo indiziario». Si spieghi meglio. «Per quanto riguarda il reato di concussione non mi risulta che esistano minacce o intimidazioni da parte del presidente del Consiglio in merito alla vicenda della telefonata alla Questura per far rilasciare "Ruby" e quindi sarà difficile provare la concussione». E l'accusa di prostituzione minorile? «Anche in questo caso nessuno ha mai dichiarato di aver avuto rapporti sessuali con il premier dietro pagamento di denaro e la stessa ragazza marocchina ha negato episodi del genere». Ma i pm di Milano sostengono che Berlusconi sapeva che la giovane era minorenne. «Ma non è semplice dimostrarlo. In un possibile dibattimento, come linea difensiva, basterebbe portare in aula una serie di testimoni che dichiarino davanti alla Corte che la ragazza aveva riferito di avere 24 e non 17 anni». Poi ci sono gli aspetti della competenza dei giudici di Milano. La difesa del premier sostiene che dovrebbero occuparsi delle indagini, semmai, i colleghi di Monza. «A quel punto i pm milanesi potranno sempre affermare che loro hanno fatto il possibile per processare il premier, ma non ci sono riusciti per "problemi procedurali"». Se invece dovesse essere accolto dal gip il rito immediato? «Entro 90 giorni va fissata la prima udienza e credo che prima della fine dell'anno la magistratura possa riuscire anche ad arrivare a una sentenza d'appello».  In questa indagine c'è anche la posizione di Spinelli, poiché i magistrati vogliono perquisire il suo ufficio. «Leggendo la domanda di autorizzazione a eseguire la perquisizione a un certo punto c'è scritto che Spinelli non sapeva della "natura retributiva dell'attività di prostituzione costituita da erogazione di denaro". Poche righe più avanti, invece, sostengono che le ragazze ricevevano soldi tramite Spinelli. È una strana contraddizione. Anche questo è un aspetto che la difesa del premier dovrà esaminare con attenzione». Per ora quindi c'è stato solo un danno all'immagine del premier. «Esatto. E se i pm milanesi non porteranno alla sbarra Berlusconi sarà soltanto l'ennesimo tentativo di processare il premier».

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