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E il Terzo Polo già soffre

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.Le carte però si iniziano a delineare già in questi giorni di pausa. L'addio al Pd del senatore ed ex segretario romano, Riccardo Milana di tre giorni fa è destinato a cambiare l'equilibrio politico almeno alla Regione Lazio e al Comune di Roma. L'adesione all'Api di Milana, seguito dai consiglieri alla Regione Mei, alla Provincia Caprari e in Comune Vigna, dalla presidente del XVII Municipio, Antonella De Giusti potrebbe creare più di un problema sia dove il centrosinistra è maggioranza (Provincia e Municipio sia dove è opposizione (Regione e Comune). L'apripista dell'Api nel territorio capitolino è stato infatti un paio di mesi fa il minisindaco del V Municipio, Caradonna che però ha più di un problema nel tenere compatta la maggioranza con gli ex colleghi del Pd. Un copione che potrebbe ripetersi alla Provincia guidata da Nicola Zingaretti e dove è atteso l'annuncio dell'adesione all'Api anche dell'assessore Patrizia Prestipino. I problemi più seri, comunque, potrebbero presentarsi alla Regione, unica assemblea dove di fatto esisteranno i quattro partiti che formano il Terzo Polo: Udc, Fli, Mpa e, appunto, la costituenda Api. Un banco di prova importante, se non decisivo, considerando che nel Lazio non solo l'Udc è maggioranza di governo insieme a Pdl, Lista Polverini e La Destra ma ricopre anche un ruolo strategico con la vice presidenza della giunta. Il consigliere di Fli Pasquali continuerà a tenere alti i toni della polemica contro Pdl e maggioranza, quando quest'ultima è composta dal partito di Casini? Così come farebbero già discutere le parole del coordinatore romano di Fli, Potito Salatto che, nel salutare il senatore Milana all'Api di Rutelli, ha proposto la nascita di un coordinamento regionale e romano «tra le forze politiche che si riconoscono nel centrodestra in alternativa al Pdl sia a livello nazionale che locale». Difficile spiegare agli elettori del Pd che fanno parte ora di un progetto politico di centrodestra. Più semplici, ma non troppo, gli equilibri in Campidoglio dove al momento l'unico esponente di Fli è l'assessore Croppi e in Consiglio comunale l'Api farà il suo ingresso all'opposizione, accanto all'Udc, nell'attesa di un «avvicinamento» del partito di Casini alla giunta Alemanno. E forse il vero «laboratorio», a conti fatti, non può che essere il Campidoglio.

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