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Fermati 41 violenti. 57 agenti feriti

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Sonotutti accusati di violenza, resistenza, devastazione e uso di armi improprie. Ventiquattro sono finiti in cella, 17 denunciati a piede libero. Pesante il bilancio tra le froze dell'ordine: 57 feriti. Si contano anche diversi contusi tra i fotografi. Lungo tutto il corteo e durante gli scontri gli atti vandalici non si sono contati. Nel mirino le banche. All'Unicredit Banca di Roma, all'angolo tra piazza San Pantaleo e corso Vittorio Emanuele, non è stata risparmiata neanche una delle sette vetrine: in frantumi il bancomat. Alla filiale di Banca Intesa Sanpaolo, di cui sono state devastate le vetrine, imbrattate anche con vernice gialla, è stata divelta la porta di accesso all'area bancomat e sono stati danneggiati i varchi controllati dai metal detector. Sulla vetrina esterna è stato scritto «the only good sistem is a sound sistem». Mentre in una vetrata della banca di Firenze è stato conficcato il palo di un segnale stradale. In fiamme anche il bancomat della Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila. Sulle vetrate distrutte delle banche sono apparse scritte quali: «Vampiri», «Destroy», «Spacca cose a caso» con la «A» cerchiata, e alcune stelle a cinque punte. Ma lungo tutto il tratto che ha interessato il corteo e le vie limitrofe a questo sono state spaccate decine di vetrine. Dopo le 15, alzando gli occhi al cielo, si vedevano colonne di fumo alzarsi verso l'alto. Erano le fiamme che divampavano bruciando automobili parcheggiate, cassonetti, sedie e tavolini, cartelli stradali, semafori e quant'altro si potesse distruggere. Per strada si notavano buche nelle vie con i sanpientrini. Le pietre sono servite al gruppo di teppisti che ha assaltato le forze dell'ordine durante il pomeriggio. Per armarsi i ragazzi di sinistra hanno utilizzato qualsiasi mezzo.

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