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Alemanno: "Chiederemo i danni ai teppisti arrestati"

Alemanno osserva i danni a via del Corso

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È appena tornato dalle vie dove si è scatenata la guerriglia al centro della città. Nella sua Roma che al tramonto brucia. Il sindaco Gianni Alemanno è sconvolto. «Mai vista una violenza simile si è trattato di un'aggressione gratuita e pretestuosa, una cosa vergognosa. Chiederemo i danni agli arrestati». Sindaco Alemanno, di manifestazioni ne ha viste parecchie. È rimasto impressionato? «Un corteo così non si vedeva da più di vent'anni. Sembrava di stare negli Anni Settanta. Tutte le istituzioni facciano muro contro questa azione violenta perché cose di questo genere non sono più tollerabili. È veramente grave che lo scontro politico possa essere un alibi per qualcuno che fa certe azioni. Serve un atto di orgoglio da parte delle istituzioni affinché cose così non accadano più». È stato superato il limite? «Decisamente. Perché non stiamo parlando delle classiche manifestazioni con mille-duemila persone che bloccano la città per fare qualche "corteuccio". Lì è un discorso di traffico e mobilità. Qui il problema è diverso perché c'è una logica violenta e di volontà di creare un incidente che ha segnato tutta questa protesta. Da un mese si ravvisava la determinazione da parte di gruppi antagonisti di creare gli incidenti. E questa volta ci sono riusciti». Come? «Hanno in effetti messo in campo una tecnica ben organizzata e una forza aggressiva ben attrezzata. Non erano degli improvvisati». Sono organizzati da chi? «Hanno sicuramente una regia interna. Non coinvolgono necessariamente tutta la protesta, cercano però di contagiarla per portare più persone possibile allo scontro. Di sicuro però attendiamo dall'opposizione parole chiare di isolamento e di condanna nei confronti di questi gruppi. Parole che finora sono in parte mancate. È ora di chiarire anche su questo punto». Quanto costa alla città questa giornata d'inferno? «Non è facile dirlo. Ho visto non soltanto auto distrutte e vetrine infrante, ma anche parte di selciato con sampietrini divelti, i semafori spaccati, i cartelli stradali completamente distrutti e molto altro da ricostruire. La conta dei danni si farà domani (oggi, ndr). Sicuramente ci vuole qualche milione di euro». Sui cortei e sulla possibilità di avere un regolamento che tuteli di più i romani si è parlato molto. A che punto siamo? «In questo periodo la situazione è cambiata. Il problema non è più del traffico ma della violenza. Quei regolamenti che abbiamo preventivato riguardano più il tema della mobilità e se li avessimo attuati subito avrebbero creato altre violenze e scontri con molta probabilità. Per questo abbiamo momentaneamente sospeso il discorso. Spero che dopo il periodo di tregua i sindacati finalmente firmino il protocollo, altrimenti dovremo intervenire di nuovo noi con un'ordinanza specifica». In merito agli arrestati il Comune si costituirà parte civile? «Sì. Ci costituiremo parte civile contro gli arrestati, contro tutti i manifestanti che hanno creato incidenti e dissestato la città».

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