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Il ministro russo: «Un lavoro di piccoli ladruncoli»

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Ilministro degli Esteri, Serghei Lavrov, ha detto di non aver ricevuto «alcuna comunicazione ufficiale» dagli Usa. «Se da loro i documenti segreti vengono rubati, da noi invece queste cose non succedono», ha commentato, precisando di non essere affatto preoccupato. «Mi stupisce che il lavoro fatto da piccoli ladruncoli su Internet susciti tanto interesse» ha aggiunto. Eppure tra i cablogrammi in possesso di Wikileaks ci sarebbero comunicazioni confidenziali tratte da verbali di riunioni, analisi di avvenimenti in altri paesi e trascrizioni di colloqui riservati, che, secondo il quotidiano russo Kommersant, conterrebbero commenti sulle caratteristiche «poco attraenti» dell'establishment russo. I documenti scottanti, riferisce Kommersant, si riferiscono al periodo che va dal 2000 al 2010 e includono le registrazioni dei colloqui fra i diplomatici americani con i politici russi, descrivono gli avvenimenti importanti nel Paese e fanno un'analisi di quello che succede nella politica interna ed estera di Mosca. In alcuni documenti ci sarebbero anche alcune indicazioni per i negoziatori impegnati nelle trattive dello Start. Il ministro degli Esteri russo non ha ricevuto comunicazione ufficiale sulle imminenti rivelazioni, ma il contenuto dei file sarebbe già stato trasmesso ufficiosamente a Mosca tramite l'ambasciata Usa.

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