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Vendola chiede un faccia a faccia con il Cavaliere. Sulla Sanità

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Echissà che Nichi Vendola e il Cavaliere non riescano a parlarne presto. Di persona. Il governatore pugliese, infatti, ieri ha chiesto un «faccia a faccia» con Berlusconi per sbloccare il Piano di rientro dal deficit sanità della Puglia, mettendo così fine, in assenza della firma del governo, al rischio che la Regione perda 500 milioni di euro aggiuntivi attesi dal riparto del fondo nazionale. «Il sospetto - ha riferito l'assessore alla Sanità Tommaso Fiore - è che la partita in gioco non abbia nulla a che vedere con il Piano di rientro, ma che riguardi i rapporti tra la Puglia e il governo». Senza la firma del governo (un atto che deve avvenire entro il 15 dicembre da parte dei ministri Tremonti, Fazio e Fitto) la Puglia rischia il commissariamento che significherebbe un aumento automatico delle imposte. «C'è - ha detto Fiore - una mancanza di chiarezza da parte dei ministri. Dobbiamo combattere per ottenere questa firma, non stiamo lavorando per far saltare il tavolo, ma abbiamo un giocatore che non gioca in modo trasparente ma gioca con colpi da baro. Occorre da parte del governo una posizione di chiarezza che non è un optional, è un atto dovuto dal punto di vista costituzionale, perchè il governo ha l'obbligo istituzionale di dialogare con le Regioni».

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