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L'asse Fli-Pd-Udc-Idv rilancia il pressing sulla legge elettorale

Pierluigi Bersani

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Nel giorno in cui battezza la sua nuova casa politica Gianfranco Fini lancia, in qualità di presidente della Camera, il pressing per chiedere di incardinare in commissione Affari costituzionali la riforma della legge elettorale. Lo fa con una lettera inviata al presidente Donato Bruno. Tiene quindi l'asse Pd-Udc-Fli per cambiare il Porcellum anche se in pochi credono che si possa fare con il governo ancora in piedi, visto il fuoco di sbarramento di Pdl e Lega. Ed è proprio nella cornice di un governo tecnico che tra i vari sistemi elettorali torna l'ipotesi del modello tedesco e comunque di un mix tra proporzionale e uninominale che possa andare bene al Terzo Polo come a Antonio Di Pietro. Oggi Pd e Udc torneranno a chiedere l'avvio dell'esame delle varie proposte di legge in commissione alla Camera dopo il rinvio di ieri per assenze e nonostante il niet di Pdl e Lega. Mentre a Palazzo Madama l'esame dei vari ddl partirà già stamattina dopo che, ieri sera all'ultimo momento, è stato integrato il calendario dei lavori. Il tentativo di riforma è in piedi ma le speranze di fare la riforma prima della caduta del governo sono poche e d'altronde Ignazio La Russa va ripetendo che «non si è mai vista una riforma elettorale fatta da chi non è la maggioranza che governa».

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