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Il premier: i finiani rispettino il patto

Silvio Berlusconi

Fini: "Fedeli ma solo al programma"

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«Noi rispettiamo le scelte di quelli che se ne sono andati ma chiediamo loro di non dimenticare che sono stati eletti con il Pdl e sotto l'insegna "Berlusconi presidente". È un impegno che hanno preso con gli elettori e che sono certo non dimenticheranno e si impegneranno per realizzare il programma. Se si comporteranno così andremo avanti». Così il premier Silvio Berlusconi, intervenendo alla festa Pdl di Benevento, si dice ottimista sul prosieguo della legislatura. «Sono ottimista, sicuro che le divisioni saranno superate dalla volontà di tutti e dalla lealtà al voto che ci hanno dato gli italiani e andremo avanti con una forte maggioranza. Ci aspetta una stagione impegnativa, avremo molto da fare. Abbiamo tre anni di tempo e di duro lavoro davanti a noi per completare il nostro progetto di riforme, su cui abbiamo ottenuto la fiducia con numeri molto elevati. Dobbiamo lasciarci dunque le polemiche alle nostre spalle». CASINI - L'evoluzione dell'Udc guarda a un nuovo "partito se ci saranno i tempi, o un polo se non ci saranno i tempi per afre questo partito, perché magari il processo elettorale andrà troppo veloce". Lo ha spiegato ai microfoni di Sky Tg24 il leader centrista Pier Ferdinando Casini. Quello che propone Casini è "un partito garantista, che abbia - ha aggiunto - dei principi di democrazia liberale nelle sue vene: ma per essere garantisti non si può sempre difendere tutti, corrotti e corruttori. La questione morale è una grande questione che c'è nel Paese, la lotta alla mafia e alla criminalità deve essere il primo punto per poter credibilmente essere garantisti". "Un partito - ha detto ancora Casini - che parli di modernizzazione del Paese e che difenda l'identità cristiana che è un minimo comune denominatore tra tutti, laici e cattolici".  

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