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La mamma resta sola nel suo dolore

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Sottoil portone del palazzo di via XXI aprile dove vive la mamma del tenente Alessandro Romani e dove lui risiedeva quando passava per Roma (si e no due volte l'anno, come ricordano i vicini) si sono radunati i colleghi del Comando Militare della Capitale. Nessun assembramento di parenti e amici, nessun grido, nessuna lacrima. Il rigore e il riserbo che gli avevano insegnato sotto le armi Alessandro doveva averlo trasmesso anche alla famiglia. La mamma che vive sola perché separata dal marito ha espresso «fortemente» la volontà «di non avere contatti con l'esterno» come ci ha riferito il colonnello Marco Marini del comando Militare della Capitale che insieme agli altri uomini presiedeva, ieri sera, l'ingresso del palazzo. «Quello che è successo ha colto tutti di sorpresa - ha detto poi il colonnello Marini- non ce lo aspettavamo». Il padre del militare ucciso che vive altrove è accorso a casa dell'ex moglie, intorno alle 18, non appena saputo del figlio. La mamma di Alessandro è stata assistita dagli psicologi dell'esercito. A darle la notizia è stato il Comandante della Regione Militare Centro Giuseppe Pilosio che si è precipitato a casa Romani verso le 17 perché i nomi dei militari italiani coinvolti nel conflitto a fuoco già trapelavano nei mezzi di informazione. Il timore, dunque, era che la donna apprendesse della morte del figlio dalla tv. «Adesso la signora ha chiesto di rimanere da sola» ha spiegato il colonnello Marini «Sta incassando il colpo. È un momento difficile per tutti». La madre del tenente ha chiesto di essere lasciata in pace, ha allontanato da casa lo psicologo militare e ha persino staccato il telefono. Il presidio militare esterno è stato mantenuto per gran parte della notte proprio per far rispettare la sua volontà. Così sarà anche oggi in attesa del rientro di Alessandro.

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