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Fumogeno contro Bonanni Denunciata la figlia di un Pm

Il palco della festa el Pd dopo il lancio del fumogeno

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È stata denunciata per lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento aggravato e accensioni pericolose la giovane identificata ieri nel corso della contestazione al leader della Cisl, Raffaele Bonanni, alla Festa del Pd di Torino: sarebbe stata lei, anche secondo le immagini scattate durante il blitz, a lanciare il fumogeno che ha raggiunto il giubbotto di Bonanni poco prima che lasciasse il palco. Altre persone che hanno partecipato alla contestazione sono in via di identificazione. La ragazza, R. A, 24 anni fiorentina, come rileva la Stampa oggi, è figlia di un pm in servizio alla procura di Prato. La giovane, che farebbe riferimento al centro sociale Askatasuna, è già stata denunciata in passato per invasione di terreni ed edifici.   NO COMMENT DEL GENITORE - «Per deontologia e per correttezza, la mia risposta è no comment». Così il magistrato, risponde a chi gli chiede notizie sulla denuncia della figlia di 24 anni, studentessa di psicologia a Torino, ritenuta responsabile del lancio del fumogeno che ieri ha colpito di striscio il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, contestato alla festa del Pd nel capoluogo piemontese. PERCHE' NON E' STATA ARRESTATA? - «Ci domandiamo in quale brodo culturale si cresca per arrivare a manifestazioni di odio come quello consumatosi ieri a Torino contro il segretario della Cisl Raffaele Bonanni durante la Festa Nazionale del Pd. Persone come R.A, figlia di un pubblico ministero, non provengono di certo da situazioni di emarginazione sociale, eppure si rendono protagoniste di gesti che alimentano un clima di intolleranza politica che purtroppo pare non conosca un ridimensionamento. Perchè questa ragazza non è stata arrestata ma solo denunciata per lancio di oggetti pericolosi e danneggiamenti?» Se lo chiede in una nota Beatrice Lorenzin, deputata del PdL. «Il livello di attenzione deve essere mantenuto alto davanti a questa escalation di violenza in cui l'avversario politico viene visto solo come un nemico da abbattere anche fisicamente. Sarebbe bene che il Pd si interrogasse su quale sinistra vuole essere quando sarà grande anche se è forte il sospetto che i buoi abbiano lasciato ormai il recinto».  

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