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Contestato Schifani, fischi e scontri Fassino: squadristi. Grillo: solo l'inizio

La contestazione dei Grillini durante il dibattito del Presidente del Senato Renato Schifani e di Piero Fassino alla festa del PD a Torino

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"Ritengo che il Paese abbia bisogno di un momento di riforme per migliorare il suo assetto istituzionale". Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha iniziato a Torino il suo intervento al dibattito in corso alla festa del Partito Democratico  insieme a Piero Fassino. Subito dopo, però, la seconda carica dello Stato è stato interrotto da una cinquantina di contestatori che urlando gli hanno impedito di proseguire. Alcuni manifestanti sono stati portati fuori dal servizio d'ordine della festa e, per tentare di calmare i contestori è intervenuto lo steso Fassino.   SQUADRISTI IN AZIONE - A quanto pare i disturbatori sarebbero un gruppo di aderenti al Popolo viola e di Grillini. Davanti al padiglione della Festa democratica del Pd, esponenti dei due movimenti accusano di essere stati lasciati fuori dalla festa e da dietro una transenna dicono: "non ci fanno entrare. Non esiste che il Pd che si dice partito democratico non dialoghi con il pubblico".  I fischi e le urla durante hanno costretto il presidente del Senato, Renato Schifani, ad interrompere per un attimo il suo intervento appena iniziato. Subito dopo lo stesso presidente rivolgendosi a loro ha detto: "siete un esempio di antidemocrazia, perchè volte impedire a due personalità politiche di parlare". Ed ancora "sono onorato - ha detto Schifani - di partecipare a questo dibattito e non saranno i vostri fischi ad impedirmi di parlare".  All'inizio del suo intervento la seconda carica dello Stato aveva ringraziato il Pd che è la seconda volta che lo invita alla Festa democratica. Quando è poi cominciato il discorso vero e proprio dalla platea si è alzato il grido  "Ma-fio-so". In particolare un contestatore, che si trovava già dentro l'area dibattiti ha iniziato, alzandosi in piedi, ad urlare contro il presidente del Senato. Ma è stato prontamente bloccato dai numerosi membri della Digos presenti che lo hanno spinto fuori dall'area dibattiti. Nell'occasione è volato qualche spintone. "Provate ad ascoltare", ha spiegato Fassino ai manifestanti. "La festa del Pd - ha aggiunto - è un luogo in cui si discute, per questo abbiamo invitato il presidente Schifani, pur sapendo che molte sue idee sono diverse dalle nostre. In questi giorni abbiamo accusato di essere uno squadrista chi vuole contestare Gianfranco Fini alla festa di domani. Questo metodo è lo stesso". BEPPE GRILLO; LA GENTE È STANCA -  "Questo è solo l'inizio. Devono rendersi conto che è finita. Che si blindino con i poliziotti antisommossa, chiamino Maroni e l'esercito. Paghino la gente che va ai comizi per applaudirli. Oppure se ne vadano a casa". Così Beppe Grillo commenta le contestazioni degli attivisti del Movimento 5 Stelle e del Popolo viola alla festa nazionale del Pd. "Io non sono l'autore o il sobillatore, io interpreto quello che vedo e che sento: la gente non ce la fa più", ha aggiunto Grillo, per il quale i grillini sono "persone educate, perbene che manifestano un pensiero assolutamente giusto".  

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