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«Prima uscita da presidente alla Libreria Leoniana»

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Edè stata una delle mete preferite di Francesco Cossiga, nelle sue passeggiate romane. Una consuetudine tra gli scaffali che gli ha fatto negli anni amico don Gino Belleri, il sacerdore diocesano che è storico responsabile delle librerie delle università pontificie. «Per tanti anni mi ha chiesto consiglio sui libri che acquistava e che cercava. Così abbiamo preso confidenza - ricorda Belleri, coetaneo di Cossiga - Aveva una salda formazione anglosassone ma era anche appassionato della letteratura classica e dei Padri della Chiesa. Un altro suo autore preferito era il cardinale Newman, che sta per essere beatificato. Conosceva bene, Cossiga, il mondo anglicano e cristiano. Comprava testi inglesi di diritto ecclesiastico, civile e internazionale. Ma non acquistava solo per sé. I libri erano il regalo che preferiva fare. Ricordo il giorno che venne eletto presidente della Repubblica. La mattina passò alla Leoniana. "Mi incarti un po' di volumi, devo donarli ai colleghi", disse. I colleghi erano tra gli altri Spadolini, Andreotti, Nilde Iotti. A lei regalò il Libro dei Salmi. Io lo festeggiai in anticipo con un "auguri, Presidente, chissà quando ci rivedremo". "Non si preoccupi, tornerò presto", sorrise. Mantenne la promessa: nella prima uscita che fece dal Quirinale scelse come meta la Libreria Leoniana». Li. Lom.

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