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La lettera di Cossiga a Napolitano: "Ho servito lo Stato con devozione"

Nella foto d'archivio, gli ultimi quattro presidenti della Repubblica: Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano e Francesco Cossiga

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Nella lettera indirizzata dal presidente emerito Francesco Cossiga, scomparso oggi, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il senatore a vita parla del suo settennato spiegando di aver servito lo Stato con "fedeltà" e "devozione". "Signor presidente - si legge nella lettera datata 18 settembre 2007 e pubblicata sul sito internet del Quirinale - le confermo i miei sentimenti di fedeltà alla Repubblica, di devozione alla Nazione, di amore alla Patria, di predilezione della Sardegna, mia nobile terra".   FEDELTÀ E DEVOZIONE - Cossiga ricorda la sua esperienza al Colle scrivendo, nella lettera all'attuale presidente della Repubblica, che "fu per me un grande onore servire immeritatamente e con tanta modestia, ma con animo religioso, con sincera passione civile e con dedizione assoluta, lo Stato italiano e la nostra Patria, nell'ufficio di Presente della Repubblica". "A lei, quale Capo dello Stato e rappresentante dell'Unità nazionale - conclude Cossiga - rivolgo il mio saluto deferente e formulo gli auguri più fervidi di una lunga missione al servizio dell'amato popolo italiano. Con viva, cordiale e deferente amicizia". Roma, 18 settembre 2007 A.D., è datata  la missiva scritta circa tre anni. Napolitano era già in carica da poco più di un anno.  

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