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Il Cavaliere nel castello Tor Crescenza è l'ultima moda

Il castello di Tor Crescenza

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{{IMG_SX}}La bandana è un ricordo lontano, come l'abbronzatura. Mica rimpianti. Out, passate di moda. Insieme all'armamentario colorato delle «ragasse» in bikini, o al vedonudo del buon Putin. Vuoi mettere l'eleganza in bronzo e grigio di un castello? Meglio di una cravatta di Marinella. Rinnovarsi, rinnovarsi. Spiazzare. Amici e nemici, uomini del colle e degli abissi, marinai duri e puri e sub con la fiocina spuntata. «Di ville, di ville!...» ironizza Gadda sulla mania pacchiana di certe case. È l'avvio di un capitolo de La cognizione del dolore. E ha ragione l'ingegnere milanese che ha fatto fortuna a Roma, deve aver pensato il Cavaliere. Ha un altro fascino l'antico che più antico non si può. L'edera alla Stendhal sui torrioni, il camino rinascimentale, il lettone col baldacchino. E poi che Cavaliere sono senza castello? Un cavaliere di fumo, inesistente, per dirla alla Calvino? Detto fatto, ecco la soluzione. A un passo da Palazzo Chigi e da via del Plebiscito, mica tra le brume di Arcore e i clientes di Villa Certosa. Una magione nobile e popolare insieme. Blasonata e kitsch. Il Castello di Tor Crescenza è del Quattrocento, appartiene a donna Sofia Borghese Ferrari Sardagna di Neuburg e Hohenstein, è imponente al punto giusto. Allude al potere come fortezza inespugnabile, è dotato di ponte levatoio così chi scoccia durante le feste con le deputate resta fuori. Magari dalla feritoia, con un cannocchiale, si riesce pure a individuare le scorfane, e a sistemarle nel posto più lontano a tavola. E però, questa Tor Crescenza ha pure il pregio di non essere lontana dalla gente. Dai sogni della gente, che poi sono la specialità di Supersilvio. La principessa Borghese (si deve pur vivere!) affitta le sale agli snob, i sine nobilitate. Ci fanno i pranzi nuziali, è «suggestiva location» per compleanni, anniversari e matrimoni di vip e aspiranti vip. «Situato in un parco secolare a pochi minuti dal centro di Roma, ornato da fontane e giochi d'acqua...» recita l'incipit di www.casteltorcrescenza.com. Nel pedigree, l'antica magione dei Crescenzi incastonata sulla via Flaminia elenca memorabili ricevimenti post-sì. Ci hanno brindato pupone Totti con Ilary coscialunga, Briatore e la Gregoraci. E poi accomuna gli elmi alle mazze da golf del recente green, saloni autentico '400 al giardino d'inverno anni Duemila progettato dai prodi di «architettura da esterni». La folgorazione di Silvio, l'idea che ci organizzi allegre cene con le più belle del suo reame convocate a palazzo dalla fedelissima azzurra Mariarosaria Rossi ha fatto schizzare i contatti col sito del maniero. Sono promessi sposi ansiosi di prenotare il ricevimento. Cliccano nervosi, temono il tutto esaurito da qui alla prossima legislatura. Ma niente, l'indirizzo web non è più attivo. Dicono i blogger che l'oscuramento è causato da prossimi venturi lavori alla dimora. Catatonici per il sogno infranto i piccioncini prendono l'unica decisione adeguata. Rompono il fidanzamento.

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