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Ora la società televisiva di mamma Frau è inattiva

La compagna di Gianfranco Fini, Elisabetta Tulliani

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Amano lo spettacolo i Tulliani. Lei, Elisabetta, ha provato anche a sfondare nel mondo televisivo con la partecipazione a show come «Tintarella di Luna» con Barbara Chiappini. Ma anche gli alti membri dellla famiglia non disdegnano il piccolo schermo. Magari da dietro la telecamera, in quel mondo di case di produzione di spettacoli e fiction che affolla i corridoi della Rai, grande mamma pronta ad allentare i cordoni della borsa, per riempiere il magazzino di opere prime. Ed è in questa fascia che si vanno a collocare i Tulliani guidati ancora una volta da figlio maschio, Giancarlo, che nella sede di viale Mazzini a Roma (stessa strada nella quale campeggia la scultura equestre simbolo della Rai) apre il primo dicembre 2008 il suo Giant Entertainment group srl (Ge group srl). Primi passi felpati in un mondo non facile da approcciare. Formalmente, però, la società è vissuta un solo mese, con cessazione di attività alla data del 31 dicembre dello stesso anno. Come l'Arabe Fenice però allo stesso indirizzo succede alla Ge group una nuova azienda. Perde solo un pezzo del titolo, ma l'attività è sempre la stessa. Nasce infatti la Giaint Entertainment srl, iscritta formalmente nel registro della Camera di commercio di Roma il 29 maggio 2009. Non mancano le novità. Giancarlo non è più il principale azionista del gruppo. Le sue azioni, il 51% del capitale passano, alla mamma Francesca Frau. Che sebbene abbia un passato da casalinga si tira su le maniche e comincia a lavorare. Così da un gruppo di produzione tv ne ha ricavati due: insieme alla nuova Giant è nata nel maggio 2009 anche la Absolute television media srl. Aziend dal destino incerto almeno a giudicare dalla vita societaria. Non fa in tempo a vedere la luce che il suo amministratore, Lucio Fasoli, deposita il bilancio di esercizio al 31 agosto 2009: la società chiude con una perdita di 1.665 euro. Poi almeno a giudicare dalle visure societarie va in sonno, tecnicamente diventa "inattiva". In soldoni esiste ma non fattura. Nel frattempo però i contratti arrivano. Nel bilancio 2009 di At Media non ce n'è traccia. Eppure la Rai dà un primo contratto di peso per selezionare gli ospiti a una delle trasmissioni di punta del pomeriggio di "Rai Uno", condotta da Caterina Balivo. Le affidano 183 puntate ognuna dietro pagamento di 8.120 euro per ciascuna. In tutto fanno 1 milione e 485 mila euro.  

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