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Al commissario la Bmw extralusso

La sede della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo

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La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha rinunciato a una costosa auto blu, il commissario dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, invece, ha noleggiato una Bmw 525d Eletta che costa quasi 25 mila euro all'anno. Senza gli optional avrebbe imposto una spesa mensile di 1.136,20 euro. Ma perché rinunciare a dotazioni che rendono la macchina extralusso? Tanto paga la Regione. Così si arriva a più di 1.800 euro al mese. La determinazione 238 firmata l'11 maggio 2010 spiega che c'è stata la «necessità di dotare l'autoveicolo dei seguenti optional»: cambio automatico Steptronic a 8 rapporti, cerchi in lega a V styling n. 331, climatizzatore automatico con controllo automatico a 4 zone, interfaccia audio con porta Usb, interfaccia bluetooth per cellulari e servizi telematici, interni in pelle Dakota, modanature in legno pregiato anthrazit, park assistant, sistema di altoparlante hi fi professional Logic 7, sistema di navigazione professional con monitor da 10.2 pollici, sospensioni sportive M, supporto lombare per sedili anteriori, tappetini in velluto, tendina parasole avvolgibile per cristalli laterali, volante sportivo in pelle. Inoltre è stato «ritenuto necessario includere i seguenti servizi»: veicolo sostitutivo Top e la copertura assicurativa senza franchigia. A conti fatti la macchina «spaziale» che porta in giro il commissario dell'Arpa, Corrado Carrubba, costa al Lazio 1.865,34 euro al mese per un noleggio di tre anni. Gli impegni per il 2011 e il 2012 sul capitolo di bilancio A05009 sono di 21 mila 330,86 euro per ogni anno. Del resto, chiarisce la determinazione nelle premesse, c'è «la necessità per l'Agenzia di dotare il commissario straordinario di un'autovettura di rappresentanza». Evidentemente una più economica non faceva al caso suo. Vada, dunque, per gli interni in pelle Dakota, il navigatore con schermo grande e i tappettini in velluto. Ma questo è niente. Perché con deliberazione numero 93 del 7 giugno 2010 il commissario straordinario dell'agenzia laziale per la protezione ambientale si è autoassegnato un premio di risultato per gli anni 2008 e 2009 pari al 20 per cento del suo stipendio annuale, come prevedono le norme. Il commissario porterà a casa 61 mila 975 mila euro di premi riferiti ai due anni passati. Esattamente 30 mila 987 euro per ogni anno. Che si aggiungono ai quasi 150 mila euro di stipendio base. In tutto l'agenzia laziale per l'ambiente costa 36 milioni di euro all'anno. Il bilancio 2010 parla chiaro: 11 milioni sul capitolo E33550 del documento economico della Regione («Finanziamento per le attività di protezione ambientale») e 25 milioni sul capitolo H11710 («Trasferimento all'Arpa della quota ad essa spettante del fondo sanitario di parte corrente»). Fanno, appunto, 36 milioni. Un milione in meno rispetto all'anno precedente. Di soldi ne servirebbero di più. Anche perché le spese previste per il personale continuano a crescere e i compiti dell'agenzia restano tanti. Eppure il commissario straordinario è stato nominato con l'obiettivo di presentare una legge di riordino dell'Arpa all'assessore all'Ambiente. Fatto nel 2008. Dunque, almeno in teoria, avrebbe concluso i suoi compiti ma visto che il testo di riordino dell'agenzia giace in un cassetto degli uffici regionali (per approvarlo ci vorrà almeno un annetto) il commissario resta al suo posto. Seduto su una poltrona in pelle Dakota, con tanto di supporto lombare, di una esclusiva Bmw. Alla faccia dei tagli.

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