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La proposta di Fini Riduzioni più alte per i parlamentari

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Atanto ammonterebbe la stretta sugli emolumenti complessivi dei componenti della Camera, se l'ufficio di presidenza di Montecitorio adottasse l'impostazione caldeggiata dalla terza carica dello Stato, Gianfranco Fini. Durante la cerimonia del Ventaglio - si fa notare in ambienti vicini al presidente della Camera - Fini ha parlato di una riduzione del «10 per cento degli emolumenti complessivi dei deputati». Uno «stipendio» composto da diverse voci: si va dall'indennità parlamentare (11.703,64 euro) alla diaria di soggiorno (4.003,11 euro), al rimborso delle spese per il rapporto tra eletto ed elettore (4.190 euro), fino al rimborso delle spese di viaggio (1.117 euro) e di quelle telefoniche (258,24 euro) per un ammontare complessivo di 21.271,99 euro. La riduzione di cui parla il presidente della Camera Fini ammonterebbe dunque a 2.127 euro lordi mensili per deputato. Sarà in ogni caso l'ufficio di presidenza di Montecitorio, come chiarito da Fini nel corso della cerimonia del Ventaglio, a decidere sulla riduzione. La riunione è già stata convocata per il 27 luglio alle 9.

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