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Veltroni descrive Berlusconi come una catastrofe

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Nonha cambiato nulla in un periodo di tempo lunghissimo». Così Walter Veltroni ha attaccato il premier Silvio Berlusconi, parlando nella serata di ieri dal palco della Festa dell'Unità di Roma. «Il senso delle scelte che io ho fatto - ha affermato l'ex leader del Pd - con il primo governo Prodi e poi dopo non è stato solo mirato a governare perché si può governare e lasciare le cose come stanno. L'ambizione dei riformisti è di cambiare, sfidare i poteri e i conservatorismi ma chi si propone di cambiare può apparire come un marziano o un pericolo». Veltroni ha poi parlato delle stragi del '92-'93. «Io non voglio fare operazioni di portatura propagandistica nè stabilire relazioni dirette ma le stragi cominciarono nel '93 con il governo Ciampi e finirono nel '94 quando si aprì una nuova stagione politica. Qualcuno ha usato la mafia per creare una nuova stabilizzazione, per evitare che le forze democratiche e progressiste governassero questo paese». «Sono state, come io scrissi in quegli anni, stragi dell'antistato, stragi di mafia e di uno Stato deviato per condizionare l'esito della vita pubblica cioè del nostro paese» ha spiegato l'ex segretario del Pd che ha concluso il suo intervento con una stoccata all'amministrazione Alemanno. «A Roma ci sono stati due delitti di camorra nel totale disinteresse delle istituzioni capitoline. Le stesse che quando c'ero io sono state protagoniste di strumentalizzazioni sul tema».

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