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Valeria Costantini «Non ci posso credere, è impossibile», ripete in continuazione come una litania, Wilma, vicina di casa e amica di infanzia di Anna Maria Tarantino.

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Pochii dubbi ormai che non sia il suo il corpo rinvenuto a Riano. Nel palazzo di Largo Luigi Antonelli a San Paolo, tutti rimangono sconvolti quando apprendono che potrebbe non trattarsi più di una semplice scomparsa. I carabinieri di fronte al civico 8, le decine di apparecchiature e le divise dei Ris sul pianerottolo dell'appartamento della donna, hanno trasformato in un surreale incubo la vita di questo affollato agglomerato di palazzoni. «Era felice, serena, andava di corsa come al solito – riporta alla mente la signora Wilma, quell'ultimo incontro con l'amica – ultimamente ci vedevamo di rado, ma ci conosciamo da sempre. Vive qui da quando è nata, nella casa che le hanno lasciato i genitori, mancati anni fa». Una "tosta", forte, sempre elegante, così la ricorda Alfredo Pesce, vicino e factotum di Anna Maria. «Da quando ha perso i genitori – spiega – si rivolgeva a me per qualunque problema, dalla riparazione di un rubinetto all'ultima bega per il posto auto». Due gli uomini avvistati negli ultimi mesi dai vicini insieme alla 44enne. «Se frequentava qualcuno – conferma Alfredo – credo si trattasse di persone conosciute per il suo lavoro in banca, perché ne era assorbita totalmente. So anche che aveva avuto qualche problema con le prostitute che bazzicano proprio sotto il suo balcone».

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