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Lo show del pm Fusco "Mi sento preso in giro"

Il pm di Milano Eugenio Fusco

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«Quali deleghe ha Aldo Brancher? Che ministro è?» I dubbi del pubblici ministero Eugenio Fusco nello stralcio del processo per la fallita scalata di Antonveneta sono alla base dell'opposizione al legittimo impedimento chiesto dal neoministro al Decentramento. E, poiché la certificazione della presidenza del Consiglio a detta del pm non «specifica minimamente» quali siano le deleghe attribuite a Brancher e le conseguenti attività ministeriali, Fusco non esita a dire di «sentirsi preso in giro». Le polemiche scaturite dalla presa di posizione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano che ieri aveva ritenuto immotivato il ricorso al legittimo impedimento rimangono fuori dall'aula del giudice Anna Maria Gatto che sta processando Brancher per appropriazione indebita e ricettazione con la moglie Luana Maniezzo, ma è Fusco a dare corpo a nuove perplessità: «So che è ministro senza portafoglio - ha detto Fusco - ma non so con quali deleghe del presidente del Consiglio. Se non conosco le deleghe di questo ministro come posso immaginare quali sono i suoi impegni istituzionali? Non so neanche che ministro è...». In un primo tempo i legali di Brancher, avevano ribadito la richiesta di rinvio al 7 ottobre prossimo, citando numerosi provvedimenti legislativi che lo avrebbero visto impegnato in prima persona sulla strada delle riforme: «Questi, però, ha argomentato Fusco, sono lavori parlamentari e, proprio per questo, si era deciso di fare udienze di sabato. Quando queste attività non si svolgono». «Non ho detto nulla e non mi sono opposto a due precedenti richieste di legittimo impedimento - ha aggiunto -, ma in questo caso il legittimo impedimento non c'è. E la verità è che il ministro Brancher doveva esserci». E secondo quanto annunciato dallo stesso ministro Brancher, ieri sera, lui all'udienza del 5 luglio ci sarà. Non sarà solo. Per il processo che ruota attorno alla scalata della banca Antonveneta è prevista l'audizione di alcuni testimoni. Tra questi è stato citato l'ex ad della Bpi Gianpiero Fiorani. Se ci sarà tempo, poi, il pm Fusco è intenzionato a sentire anche alcuni militari della Guardia di Finanza che parteciparono alle indagini.

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