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Bersani: "La Lega non si tiri fuori"

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Pier Luigi Bersani

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Riprenderà domani il processo al ministro Aldo Brancher e alla moglie Luana Maniezzo, accusati di appropriazione indebita e ricettazione, nell'ambito della vicenda relativa alla scalata di Bpl ad Antonveneta. Il giudice Annamaria Gatto inviterà le parti a illustrare e discutere la richiesta di rinvio per legittimo impedimento continuativo presentata dai legali di Brancher. E' probabile che il giudice si riservi di decidere all'udienza successiva, il prossimo 5 luglio: dovrà scegliere se mandare o meno gli atti alla Corte Costituzionale, affinchè venga valutata la costituzionalità della legge sul legittimo impedimento oppure se stralciare la posizione di Brancher in attesa della scelta della Consulta, proseguendo il processo a carico della moglie. LEGITTIMO IMPEDIMENTO - Non si placano, intanto, le polemiche sulla decisione del ministro di appellarsi al legittimo impedimento: "E' inelegante che un ministro appena nominato e ancora senza delega - afferma il "finiano", Italo Bocchino - cominci invocando il legittimo impedimento che era stato pensato per impedire le aggressioni dei magistrati ai ministri, non per nominare ministri che erano gia' sotto processo". IL PARERE DI BERSANI - Dall'opposizione il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rileva: "Ieri il mondo ha imparato due cose sull'Italia: che la Slovacchia ci ha buttato fuori dai mondiali e che nel nostro paese si fanno ministri per scansare la giustizia. Non so quale appaia più vergognosa, ma credo proprio la seconda, perchè il campionato mondiale di calcio si può anche perdere, ma non si può perdere la dignità delle istituzioni. La Lega non può continuare a fare la ballerina, che c'è e non c'è, vede e non vede, ma è responsabile di tutto, Brancher compreso". LA POSIZIONE DI CASINI - Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, incalza: il legittimo impedimento "bastava per il presidente del Consiglio, non c'era alcun bisogno di estenderlo ai ministri. La vicenda Brancher dimostra che il troppo stroppia e che è stato un infortunio, un grande errore politico per la maggioranza volerlo estendere ai ministri. Infatti, un conto è teorizzare una specifica funzione di Berlusconi come premier, su cui eravamo d'accordo, altra cosa fare la corsa per estendere il legittimo impedimento ai ministri, che è soltanto il prologo della corsa a fare dei nuovi ministri. A fare una brutta figura, però, non e' solo Brancher, ma il governo".  

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