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Vendola attacca la manovra Ma in Puglia è il re degli sprechi

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«Questa manovra per il Sud è quasi una condanna a morte»: dall'assemblea di Napoli dell'Ance, il leader di Sel, Nichi Vendola, attacca la prossima legge Finanziaria per i possibili tagli agli enti locali. I toni usati dal governatore nell'intervento a Castel dell'Ovo sono perentori e scatenano la reazione irata del centrodestra pugliese, che conti alla mano, gli rinfaccia mani bucate, sprechi e consulenze facili: «Prima di guardare alle scelte di politica economica nazionale – attacca Rocco Palese, capogruppo del Pdl – il presidente della giunta della Puglia dovrebbe imparare a tenere in ordine i conti della sua regione». La polemica è rovente. Nikita nel capoluogo partenopeo arriva a mettere in discussione le stesse facoltà degli amministratori locali di fronte ad una stretta dei bilanci: «Se non abbiamo le risorse per finanziare gli incentivi e le imprese, il trasporto pubblico locale, i servizi sociali e le politiche ambientali diventa difficile capire quale sia il nostro ruolo». Nino Marmo, consigliere regionale di lungo corso, cresciuto nella scuola del Msi con Giuseppe Tatarella, smonta la retorica vendoliana con la forza dei numeri: «Con i bilanci e le delibere c'è poco da essere immaginifici. Il suo governo si è distinto finora per i buchi che ha creato, come i due milioni di euro di debito della sanità». E proprio l'esponente del Pdl, con una serie di esposti sulla cattiva gestione delle Asl, ha dato vita allo scandalo della Sanitopoli seguito da tutti i media nazionali. Rocco Palese tratteggia il ritratto di Vendola con una battuta: «A Napoli prova a dare lezioni di economia? Non scherziamo, in Puglia andrebbe rimandato a settembre... Con i numeri non ne azzecca una». «Invece di polemizzare – conclude – dovrebbe impegnarsi nel tagliare gli sprechi. I pugliesi hanno una tassazione altissima, il prezzo dei carburanti è alle stelle. Qualcuno lo paragona ad Obama ma è una specie di Babbo Natale: ha distribuito ben 528 consulenze in un anno. Nel 2008 ha operato ben cinque variazioni di bilancio senza che ci fossero eventi imprevisti...».  

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