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Italia dei livori sul Pd: opposizione della domenica

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Ilresponsabile Lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, ha addirittura evocato lo scenario del sabotaggio da parte degli operai delle «Panda» che dovrebbero essere fabbricate a Pomigliano. Nel Pd arriva dall'ex segretario Walter Veltroni un sì all'accordo più convinto di quello di Pier Luigi Bersani. Veltroni è sembrato rompere gli indugi per un appoggio più forte all'accordo, di quello espresso anche ieri da Bersani, il quale ha sottolineato il suo «sì con riserva», visti i «profili delicati di ordine giuridico» dell'intesa. «Questo accordo mi sembra inevitabile - ha invece affermato Veltroni - è molto duro, però non avviene sotto un ricatto bensì a causa di una condizione obiettiva che è figlia della nostra globalizzazione diseguale» e per le oggettive condizioni di Pomigliano, dove, ha ricordato Veltroni, l'assenteismo è effettivamente alto. Ad attaccare duramente il Pd ci ha pensato, dunque, Di Pietro: «Non perdo un minuto a discutere la non opposizione del Pd. Esiste una sola opposizione dalla manovra alle intercettazioni, passando per la Fiat: come fa l'Idv, si deve contrastare il governo con tutte le forze dentro e fuori al Parlamento e non si può, e non si deve, sedersi al tavolo del compromesso così come pilatescamente vorrebbe la maggioranza e una parte dell'opposizione, quella della domenica sera». «Le parole di Bersani sia sulle intercettazioni che sulla Fiat sono state chiare e nette e non danno adito ad alcuna interpretazione distorta», ha rintuzzato Migliavacca (Pd) che ha invitato Di Pietro a «rispettare» le posizioni del Pd «se davvero ha a cuore il futuro del Paese e non solo qualche decimale in più da mettere in cassa per il suo partito».

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