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Scacco matto al Pd

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Nichi Vendola

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«L'alternativa comincia ora», non è scelto a caso il titolo del convegno che si terrà a Roma il prossimo 17 giugno, quando all'Aran hotel, per la prima volta insieme, Nichi Vendola e Nicola Zingaretti parleranno del futuro, o meglio, di come costruire il nuovo centrosinistra. Centrosinistra appunto, quel programma di governo affondato con l'ultimo esecutivo Prodi e che, nonostante nessuno ne parli più, resta ancora l'unica possibile alternativa al centrodestra. Ma questo è il traguardo non l'obiettivo. Costruire un modello di coalizione con nuovi dirigenti, innanzitutto, e sulla base di un progetto politico prima ancora di un programma di governo. Così nasce l'idea di un ticket Vendola-Zingaretti. Due leader che hanno già dimostrato di saper governare nel ris petto delle diverse identità di coalizione e che potrebbero costruire un nuovo modello politico, basato non più su una coalizione finalizzata al governo, o meglio alla gestione del potere, ma una coalizione basata su una nuova idea di partito federato. «Se davvero si vuole far rinascere il centrosinistra, occorrerà valorizzare al massimo le espressioni di governo locale - spiega l'esponente capitolino di Sinistra e Libertà, Massimiliano Smeriglio - solo così si può pensare di passare da un impianto di coalizione romanocentrica a un impianto federato, partecipato, nel quale l'esperienza dei territori acquisisca rilievo nazionale. Penso a Vendola, ovviamente, e alla sua candidatura alle primarie come leader di un nuovo centrosinistra, così come a Nicola Zingaretti che bene sta facendo alla Provincia di Roma e con il quale contiamo di riprendere tra tre anni l'amministrazione della Capitale, o a Sergio Chiamparino che da sindaco ha assunto ormai esperienza e caratura a livello nazionale». La candidatura di Vendola alle primarie per la scelta del leader del centrosinistra per le prossime elezioni verrà ufficializzata a breve, mentre l'ipotesi di Zingaretti candidato a sindaco di Roma è sempre più una certezza. I tempi, del resto, sono maturi. La scadenza naturale di Parlamento e Campidoglio è infatti fissata nel 2013. Tre anni non sono molti. Non per un progetto politico tutto da reinventare. Un'alternativa di governo da parte del centrosinistra va studiata e avviata subito, soprattutto perché cresce sempre più la convinzione che per tornare a vincere occorrerà presentare al Paese un progetto politico nuovo, un programma di governo credibile e persone diverse alla guida di una coalizione che dovrà essere in grado di dare risposte diverse agli italiani. E a metterci la faccia saranno proprio Vendola e Zingaretti in nome, anche, di un nuovo federalismo che non si ridurrà soltanto alle tasse da pagare direttamente alle singole Regioni, ma delle grandi esperienze territoriali che avranno, finalmente, riconosciuto il giusto peso politico. E questo vale anche per il centrodestra, sindaco Alemanno in testa.

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