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Caro Rcauto nel mirino Isvap

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assicurazione

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Gli aumenti tariffari della Rc auto, nonostante l'introduzione del risarcimento diretto; la solidità del settore assicurativo al di là della difficile situazione economica; l'entrata in vigore di Solvency II nel 2013, i nuovi standard patrimoniali per le compagnie assicurative. Ma anche le riforma della vigilanza europea per banche, assicurazioni e mercati. Sono alcuni dei temi che il presidente dell'Isvap, Giancarlo Giannini, affronterà domani nell'assemblea che si terrà a Roma. Il tema più scottante per l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni è certamente quello della Rc auto, dopo l'apertura dell'indagine dell'Antitrust sull'andamento di prezzi e dei costi. Secondo l'Autorità, infatti, i prezzi sono aumentati nonostante le riforme. Nel mirino dell'Antitrust soprattutto la procedura di risarcimento diretto: dopo tre anni di applicazione del nuovo sistema, l'attesa riduzione dei costi, con effetti benefici sui consumatori, non si è verificata. Per questo l'Antitrust vuole capire se la riforma, nella sua concreta attuazione, abbia prodotto la necessaria spinta competitiva o se, al contrario, occorra introdurre correttivi per rimuovere eventuali ostacoli alla piena produzione degli attesi effetti pro-concorrenziali. L'Autorità ha sottolineato che per le polizze Rc Auto dal 2009 al 2010 si sarebbero registrati aumenti medi del 15%, con punte sino al 22% per i ciclomotori e di oltre il 30% per l'assicurazione dei motocicli. La Rc Auto continua ad essere uno dei mercati principali nel settore assicurativo: nel 2009, la raccolta premi ha superato i 17 miliardi di euro, con una incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo. Secondo i dati Istat, inoltre, nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in media, per l'assicurazione dei mezzi di trasporto privati, 940 euro annui, pari all'1,2% del Pil. Il presidente dell'Isvap quindi probabilmente tornerà a sottolineare lo sbilanciamento del settore assicurativo e la sottovalutazione degli italiani per i settori danni e vita, oltrechè verso i fondi pensione. Ci sono infatti ancora notevoli possibilità di sviluppo ed in particolare i vuoti da colmare, primi fra tutti rispetto alle esigenze conseguenti all'invecchiamento della popolazione, al progressivo venir meno del cosiddetto welfare state di matrice pubblica e alle calamità naturali. Per soddisfare queste esigenze è necessario il contestuale coinvolgimento del settore pubblico e di quello privato. Giannini, poi, affronterà il tema dei nuovi standard Solvency II, che entreranno in vigore nel 2013. Si tratta di regole che richiedono più rigore per le compagnie nel rapporto fra i rischi iscritti a bilancio e il patrimonio. Infine il presidente dell'Isvap tornerà a sottolineare la necessità di maggiore trasparenza, in particolare per i contratti di mutui o prestiti personali, risolvendo alla radice il conflitto d'interessi. In particolare, quello delle banche e degli altri intermediari finanziari che, per proteggere il credito erogato, agiscono nella veste di beneficiari delle coperture e nel contempo assumono il ruolo di intermediari arrivando a percepire rilevanti provvigioni, in media pari al 50% ma in qualche caso anche superiori all'80% del premio.

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