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Lotito: sono anni che dico di abbassare i costi

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.Lotito applaude il mondo politico che chiede ai giocatori di ridursi gli stipendi. Sono anni che si batte per moralizzare i conti ed evitare spese folli tantopiù in questa particolare congiuntura economica. Presidente conosce le dichiarazioni di Calderoli che ha chiesto di abbassare gli ingaggi dei giocatori? «Naturalmente sono d'accordo perché è un momento di grande difficoltà, l'economia globale è in crisi e quindi è giusto che il ridimensionamento investa tutti i comparti della vita civile. I lavoratori statali tirano la cinghia, si risparmia su tutto, mi sembrerebbe normale che anche il mondo del pallone desse il buon esempio. Oltretutto i calciatori sono un punto di riferimento per i giovani quindi speriamo che il messaggio di contenere i costi venga recepito». Quindi bisogna tagliare. «Anche noi dobbiamo essere rispettosi e adeguarci a quello che accade nel resto del paese. Del resto le società di calcio negli ultimi tempi stanno cercando una gestione corretta dal punto di vista economico». In che senso? «Quando sono entrato in Lega Calcio, sei anni fa, ho preso la parola per dire ai miei colleghi che l'industria del pallone non poteva continuare a produrre un miliardo di euro di debiti all'anno. Bisognava cambiare totalmente indirizzo, pensare a contenere le spese introducendo il salary-cap (il tetto salariale, ndr). Non si deve essere uno squilibrio tra costi e ricavi, bisogna stare attenti a non andare oltre le proprie possiibilità». Qualcosa si è fatto ma ci sono ancora spese folli. «Nel consiglio federale di qualche giorno fa, abbiamo introdotto nuove norme come il cosidetto conto «dedicato». Adesso chi sgarra, paga con punti di penalizzazione che possono arrivare anche a campionato in corso. C'è una nuova attenzione ai valori salariali e bisogna pagare con punutalità tutte le imposte. L'inasprimento delle regole per l'iscrizione al campionato è un segnale chiaro che la federazione ha voluto dare all'esterno in un momento di crisi». Anche l'Uefa si è allineata negli ultimi tempi? «Il presidente Platini ha introdotto il fair-play finanziario con disavanzi possibili soltanto per investimenti nel settore giovanile e per la costruzione di nuovi stadi polifunzionali di proprietà dei club: per il resto non ci saranno sconti». Si aspetta che qualche giocatore venga da lei a chiedersi di ridurre l'ingaggio? «Beh, questo no. Però sarebbe bello che qualche campione sul campo si confermi tale anche nei comportamenti. Di certo sarebbe auspicabile una presa di coscienza collettiva e io continuerò a lottare perché questo accada».

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