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Berlusconi: la manovra non è punitiva

Silvio Berlusconi e Gianni Letta alla celebrazione del 196° anniversario della fondazione dei Carabinieri

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La manovra "era indispensabile per la messa in sicurezza dei conti pubblici e per dare un segnale della derminazione del governo". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi difende la Finanziaria in un messaggio ai Promotori della libertà dopo le proteste sui tagli effettuati dal governo dalle categorie che si sentono penalizzate.  "Di fronte allo tsunami che sta mettendo a dura prova tutti i Paesi europei - ha detto il premier - il solito partito dei pessimisti è tornato a farsi sentire e a diffondere le solite menzogne e i soliti veleni, attribuendo al nostro governo il proposito di varare a breve termine un insieme di provvedimenti economici punitivi che, per l'ennesima volta, sono totalmente inventati".   DALL'OPPOSIZIONE SOLO INSULTI - Sulla possibilità di intervenire sul provvedimento Berlusconi si è detto favorevole a modifiche. Il Parlamento potrà cambiare la manovra "ma i saldi di bilancio, che portano a una diminuzione della spesa pubblica di 24,9 miliardi in due anni, non potranno essere ridotti di una virgola". A tal riguardo il premier ha aperto all'opposizione: "Siamo pronti a confrontarci in Parlamento e se verranno proposte migliorative non esiteremo a tenerne conto", anche se a detta di Berlusconi "finora sono venuto solo critiche, accuse, insulti. Peccato  - continua il premier - perchè in tutta Europa le sinistre ocialdemocrazie sono orientate per le misure necessarie a fronteggiare la crisi alla solidarietà e alla condivisione con il governo".   NESSUNA AUTORIZZAZIONE PER APRIRE UN'IMPRESA - Come stimolo all'economia del Paese Berlusconi ha annunciato che con il ministro Giulio Tremonti sta "studiando un piano di liberalizzazioni". In particolare si comincerà dal "rafforzamento della libertà d'impresa prevista dalla Costituzione" per cui si prevederà "per un arco di tempo da decidere la totale autocertificazione per le piccole e medie imprese e per l'artigianato: si apre un'impresa senza chiedere autorizzazioni, ex post arrivano i controlli e se tu avrai osservato le leggi non avrai nulla da temere". Silvio Berlusconi fa un accenno anche sulla questione intercettazioni che ha visto la contrapposizione di diverse opinioni anche all'interno della stessa maggioranza. "Auspico che si possa vivere nella libertà, con le garanzie che uno Stato liberale deve dare ai suoi cittadini anche rispetto alla vexata questio della privacy, al rispetto della riservatezza delle nostre corrispondenze e telefonate, che è una parte importante del nostro diritto di libertà. Ci stiamo battendo anche per questo", conclude il premier.  

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