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Politici con l'incubo delle corna

La statua di Sherlock Holmes a Backer Street

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Tra gli addetti del settore circola un motto: «In America per ogni nuovo nato c'è già pronto un avvocato e un investigatore privato». Indagini su affari e patrimonio sono all'ordine del giorno al di là dell'Oceano. Una moda mutuata negli ultimi anni in Italia, ma adattata al profilo del Belpaese. Politica e famiglia. Dall'intreccio di questi due tratti caratterizzanti nascono i casi sul tavolo degli Sherlock Holmes di casa nostra. Destra, centro o sinistra, cambia poco o nulla: i politici di mestiere vanno a caccia di segreti inconfessabili che riguardano consorte e figli. Episodi potenzialmente compromettenti, verità scomode che potrebbero esplodere da un momento all'altro se sfuggite al controllo, casi poco limpidi sotto il profilo morale, se non del tutto illeciti, capaci di minacciare l'immagine di integrità indossata in ambito pubblico. «Le richieste di indagine su mandato dei parlamentari nazionali, così come dei rapprensentanti locali, sono in deciso aumento - spiega Miriam Tomponzi, dell'omonima casa di investigazioni -. In percentuale pariamo del 30-40 per cento in più negli ultimi anni. Dato che accomuna l'Italia agli Stati Uniti e ad altri Paesi europei come Francia, Germania e Spagna. Infedeltà coniugali, patrimonio, ma soprattutto i comportamenti dei figli sono i temi che più tolgono il sonno ai responsabili della cosa pubblica». Lontani da casa per 4-5 giorni a settimana se eletti in collegi distanti dalla Capitale, poco presenti nella vita domestica quando i lavori d'Aula impongono repentine accelerazioni: il mestiere del politico può rischiare di sfilacciare i rapporti familiari. Quando poi il dialogo diventa una chimera, l'unico modo per conoscere di cosa è fatta la giornata di moglie, marito e figli è rivolgersi all'investigatore privato. «È quasi inevitabile - continua Tomponzi - quando la moglie lavora fuori casa e i figli sono lasciati sempre più soli. La preoccupazione maggiore è per la diffusione di alcol e droghe tra i giovani, soprattutto tra quelli dei ceti più benestanti». Se i figli sono minorenni, poi, l'ansia del controllo a tutti i costi sale sempre di più. Un interesse che può apparire più utilitaristico che affettivo, quando Miriam Tomponzi, che da quando è in attività ha seguito un migliaio di casi del genere, arriva ad affermare: «A livello privato, i politici sono più esposti ai ricatti derivanti da scandali familiari». Lo conferma Bernardo Ferro, fondatore dell'agenzia La segretissima e presidente della neonata associazione Italdetectives: «I figli dei politici vengono messi sotto la lente d'ingrandimento, per sapere tutto sui loro comportamenti o il giro di amicizie che, se sbagliate, potrebbero nuocere all'immagine pubblica del genitore. Un controllo per non essere poi attaccati».

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