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Focus su pensioni e patrimoni bancari

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Sualcuni argomenti, come l'evasione fiscale e il convegno organizzato sulle riforme strutturali nella seconda metà di quest'anno, non è mancata qualche sottolineatura a braccio. MANOVRA INEVITABILE «La politica economica ha limitato il danno, in una misura stimabile in due punti di PIL, attribuibili per circa un punto alla politica monetaria, per mezzo punto agli stabilizzatori automatici inclusi nel bilancio pubblico, per il resto alle misure di ricomposizione di entrate e spese decise dal Governo. L'estensione degli ammortizzatori sociali ha attenuato i costi immediati della crisi. Nelle nuove condizioni di mercato era inevitabile agire, anche se le restrizioni di bilancio incidono sulle prospettive di ripresa a breve dell'economia italiana». SPRECHI «Il federalismo fiscale deve aumentare l'efficienza nell'uso delle risorse. Solo un vincolo di bilancio forte, accompagnato dalla necessaria autonomia impositiva, può rendere trasparente il costo fiscale di ogni decisione e responsabilizzare i centri di spesa. La definizione dei costi e dei fabbisogni standard a cui saranno commisurati, con la necessaria componente di solidarietà, i trasferimenti statali dovrà fare riferimento alle migliori pratiche; ciascun ente dovrà mantenere il proprio bilancio in pareggio, al netto degli investimenti, come previsto dall'articolo 119 della Costituzione». EVASIONE «L'evasione fiscale è un freno alla crescita perché richiede tasse più elevate per chi le paga; riduce le risorse per le politiche sociali, ostacola gli interventi a favore dei cittadini con redditi modesti. ...Confrontando i dati della contabilità nazionale con le dichiarazioni dei contribuenti, si può valutare che tra il 2005 e il 2008 il 30 per cento della base imponibile dell'Iva sia stato evaso: in termini di gettito, sono oltre 30 miliardi l'anno, 2 punti di Pil». CORRUZIONE «Relazioni corruttive tra soggetti privati e amministrazioni pubbliche, in alcuni casi favorite dalla criminalità organizzata, sono diffuse. le periodiche graduatorie internazionali collocano l'Italia in una posizione sempre più arretrata». I GIOVANI E IL MERCATO «La crisi ha acuito il disagio dei giovani nel mercato del lavoro. Nella fascia di età tra 20 e 34 anni la disoccupazione ha raggiunto il 13 per cento nella media del 2009. La riduzione rispetto al 2008 della quota di occupati fra i giovani è stata quasi sette volte quella osservata fra i più anziani. Hanno pesato sia la maggiore diffusione fra i giovani dei contratti di lavoro a termine sia la contrazione delle nuove assunzioni, del 20 per cento. Da tempo vanno ampliandosi in Italia le differenze di condizione lavorativa tra le nuove generazioni e quelle che le hanno precedute, a sfavore delle prime. I salari di ingresso in termini reali ristagnano da quindici anni. Una ripresa lenta accresce la probabilità di una disoccupazione persistente. Questa condizione, specie se vissuta nelle fasi iniziali della carriera lavorativa, tende ad associarsi a retribuzioni successive permanentemente più basse». PENSIONI «Occorre prolungare la vita lavorativa, anche per garantire un tenore di vita adeguato agli anziani di domani. I paesi europei ad alto tasso di occupazione nella fascia 55-64 anni sono anche quelli con la maggiore occupazione giovanile. Nel 2009 il Governo ha compiuto un passo importante collegando in via automatica, dal 2015, l'età minima di pensionamento alla variazione della speranza di vita; il regolamento in via di definizione dà concreta attuazione al provvedimento. Nella stessa direzione muovono gli interventi sulle cosiddette finestre e sulla normativa per le donne nel pubblico impiego». FONDAZIONI «Il ruolo delle fondazioni come azionisti delle banche non può che essere quello stabilito dalla legge: investitori il cui unico obiettivo sta nel valore economico dell'investimento. Saranno le fondazioni, nella loro autonomia, le prime a tutelare l'indipendenza del management. Le grandi banche si giudicano anche da come organizzano l'attività sul territorio: mantenere, valorizzare il raporto con l'economia locale significa utilizzare nella valutazione del cliente conoscenze accumulate nel corso di anni, ben più accurate di quelle desumibili da modelli quantitativi» VIGILANZA «Il vaglio accurato da parte della vigilanza dei requisiti degli esponenti di banche o altri intermediari vigilati è un fondamentale strumento di controllo, garanzia di stabilità. Lo è anche la possibilità di rimuovere i responsabili di gestioni scorrette o altamente rischiose prima che la situazione sia gravemente deteriorata e si debbano perciò attivare provvedimenti di rigore. Un'estensione dei poteri della vigilanza in questa direzione è opportuna. PATRIMONIO «I progressi compiuti nel 2009 dalle banche italiane nel rafforzare il patrimonio, pur in un anno di profitti ridotti, sono stati incoraggianti; vi hanno contribuito emissioni sul mercato, dismissioni di attività, dividendi moderati, ricapitalizzazioni pubbliche. A marzo di quest'anno il core tier I ratio di primi cinque gruppi bancari aveva raggiunto il 7,6 per cento, dal 5,8 di fine 2008 ...Ma, a causa della predurante volatilità sui mercati e dell'incertezza sulle prospettive macoreconomiche, il rafforzamento patrimoniale deve continuare». EURO «Non c'è che una risposta: l'euro vive con tutti i suoi membri, grandi e piccoli, forti e deboli. Se è stato illusorio pensare che la moneta da sola potesse fare l'Europa, oggi l'unica via è quella di rafforzare la costruzione europea nella politica, con un governo dell'Unione più attivo, nella disciplina dei bilanci pubblici e nel progresso delle riforme strutturali, con un nuovo patto di stabilità e crescita al tempo stesso più vincolante e più esteso».

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