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Leghisti contro il marchese del Grillo

Luca Zaia

Ma tutto il Paese è allattato dalla lupa

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Caro Direttore, è certamente vero che alcuni milioni di cittadini hanno chiesto alla Lega di essere governati. Risulta evidente che quel voto è stato l'esplicita attesa di un cambiamento. Fuori dalle parole d'ordine, è stato una richiesta d'attenzione, affinché la politica torni ad averne per la vita del popolo, per le sue esigenze, per il suo bisogno d'ordine, di sicurezza, di radicamento nei valori. Di tutto questo, nel suo editoriale si parla - senza che le paia offensivo - con una sorta di ambiguità. La Lega strilla quando c'è bisogno di strillare, quando la "novità" viene negata a priori, quando non si vince soltanto perché si è più bravi, ma per lo stesso motivo per cui il Marchese del Grillo diceva «io sò io e voi....». Olimpiadi. Eredito un dossier, preparato molto prima che io arrivassi. E non da leghisti, non da pericolosi eversori del Nord, ma da uomini di partito che fanno riferimento al centrodestra come al centrosinistra. Un dossier creato e fatto proprio dalla società civile di uno dei territori più ricchi d'Europa, il Veneto. Perché negare che un'alleanza sarebbe stata possibile? Perché rifiutare qualsiasi confronto con Venezia, arroccandosi sul «portare tutto a casa», con quella che, se mi consente, è parsa arroganza di status? Se una città che fa 22 milioni di turisti l'anno, come Venezia, prende zero alla voce «ricezione alberghiera» sarà consentito a chi non si è allattato alla mammella della lupa mostrare un filo di sorpresa? Se una città come Roma, che ogni giorno viene crocefissa dal suo giornale per via dei suoi bilanci disastrosi, della pessima gestione del quotidiano e di quegli standard «da città mediorientale senza quartiere europeo» (definizione data non di certo dai soliti pericolosi eversori del Nord), ci sarà pure un problema. Nessuno nega che Roma sia l'unica città che goda del palindromo che ha fatto la storia dell'umanità, ma ha già avuto molte occasioni. Negarne una, in questo modo, a un territorio che - con un Pil fra i più importanti d'Europa - sta trainando l'economia del Paese e che ogni anno regala a chi è assai meno virtuoso una dozzina di miliardi, risucchiati e gettati via, ci dà quanto meno il diritto di strillare. Per il resto, invito con piacere lei e la sua signora a un week end da trascorrere nei luoghi dove magari, dopo una riflessione più accorta, si potrebbero svolgere i giochi acquatici delle Olimpiadi di Roma. Ne rimarrà incantato, come gli altri 21 milioni 999 mila 998 turisti che ogni anno ci vengono a trovare, grazie a un aeroporto che funziona e ad un'ospitalità fra le migliori al mondo. Cordiali saluti  

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