Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Vogliono la mia testa"

Esplora:
Santanchè

  • a
  • a
  • a

Sottosegretario ha già comprato la matita blu? È pronta a fare la "maestrina" cattiva del governo? «Ma quale maestrina, ma quale matita blu. Io non darò voti a nessuno».   Lunedì, sulla Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il decreto che assegna le funzioni al nuovo sottosegretario per l'Attuazione del programma di governo Daniela Santanché. Dovrà occuparsi del «monitoraggio» dell'attuazione del programma e segnalare «tempestivamente» al ministro eventuali ritardi o impedimenti. Ma lei non ha nessuna intenzione di dare voti. «Quelli - spiega - li possono dare solo gli italiani attraverso il consenso elettorale. E mi sembra che alle recenti regionali, a differenza di ciò che è accaduto in Francia e Germania, questo governo sia stato pienamente promosso».   Quindi sta dicendo che il suo lavoro è inutile? «Se ci sarà qualcosa che non andrà come deve andare non mancherò di segnalarlo, ma per ora il governo sta lavorando bene».   Il governo lavora bene ma la Camera, sostiene il presidente Fini, non lavora affatto. «Questo non lo so. Io mi occupo del governo».   Ma non c'è il rischio che il protagonismo dell'esecutivo cancelli, di fatto, il Parlamento? «Non voglio parlare di cose che non mi competono».   E allora parliamo del programma di governo. Cosa bisogna aspettarsi dalla Manovra? «La Manovra è nella mani del ministro Tremonti che credo sia un ministro dell'Economia promosso da tutti».  Ok. Quali saranno i punti del programma sulla cui attuazione dovrà vigilare nei prossimi mesi? «Il presidente Berlusconi lo ha detto: le riforme». Cioè? «Sicuramente il federalismo fiscale di cui mancano ancora i decreti attuativi. Poi la riforma della giustizia e la politica energetica con la realizzazione delle centrali nucleare. Abbiamo tre anni senza elezioni possiamo pensare in tutta tranquillità all'attuazione piena del programma di governo».   Tre anni? Non teme che tutto venga spazzato via dalle inchieste? «Io non credo si tratti di una nuova Tangentopoli. Qui non c'è niente di sistemico. A parte che occorre distinguere tra reati, peccati e gogna mediatica, mi sembra si tratti di episodi singoli e, come ha detto il presidente Berlusconi, chi ha sbagliato pagherà».   Lei si prepara al suo nuovo lavoro ma, intanto, c'è chi chiede la sua testa per le frasi dette... «Ma che dette? Qui non c'è niente di detto».   Scusi, per le frasi che avrebbe detto su intercettazioni e mafia. «Ripeto quello che ho cercato di dire già lunedì. Se le intercettazioni invadono la sfera privata senza alcuna utilità processuale, e ripeto alcuna, nemmeno la più marginale, non possono, né debbono, essere divulgate. E questo vale per chiunque, anche se fosse un mafioso».   Quindi il problema è la divulgazione? «Esattamente. Anche perché chiunque conosce la mia storia sa le battaglie che ho fatto a favore della legalità. E poi questo governo ha fatto molto più di altri nella lotta alla mafia. I numeri lo dimostrano chiaramente. Ma chi la mafia la combatte solo a parole può solo colpevolmente cercare di giocare con le parole». Forse hanno paura che usi la matita blu anche con loro? «Non mi sembra che queste persone siano al governo». A dire il vero anche qualche esponente della maggioranza chiede le sue dimissioni. «C'è chi, a prescindere dall'opposizione, mi cambierebbe volentieri. Vorrebbe comunque vedere cadere la mia testa. Ma la ghigliottina l'hanno abolita tanto tempo fa».  

Dai blog