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E l'opposizione lo attacca

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Berlusconichiede fermezza, usa il pugno duro, promette «nessuna indulgenza e impunità per chi ha sbagliato» e al tempo stesso chiede di mettere fine alle «liste di proscrizione pubblicate sui giornali». Non l'avesse mai fatto. Un'occasione ghiotta per la sinistra che ricomincia a sparare a zero sul premier e alla idea della maggioranza di accelerare i tempi per il via libera al ddl anticorruzionesua. E così, mentre il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, fa quadrato attorno a Berlusconi puntando il dito contro la pubblicazione di notizie che mettono «sullo stesso piano persone che magari hanno usufruito gratuitamente di cospicui vantaggi e persone che hanno pagato a prezzi di mercato servizi di cui hanno usufruito» il centrosinistra parte al contrattacco. «Se Berlusconi crede veramente in quello che dice, dia lui l'esempio - commenta la capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Donatella Ferranti. Berlusconi smetta di fuggire dai processi che lo riguardano. È troppo facile dire "chi sbaglia paghi" e poi essere il campione dell'impunità». Linea portata avanti anche dal leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che smentisce l'ipotesi di essere nel vortice di una seconda Tangentopoli: «Il problema è che una volta scoperto questo tumore sociale attraverso l'indagine diagnostica invece di prendersela con la malattia e curarla se la sono presa con noi medici». Ancora più critico il portavoce Idv Leoluca Orlando: «Son passati due anni, ma sembrano due secoli. Tanto lungo è l'elenco di danni e guasti prodotti da questo governo. Gli unici che stanno meglio sono Berlusconi e i suoi ministri e tutti quelli presenti nelle liste degli affari sporchi. Il colpo di coda, proprio continuando su questo filone arriva dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che se la prende con la Lega: «Ha sempre detto "Roma ladrona". Evidentemente Roma non è ladrona, ma qualche ladrone c'é anche a ridosso di un governo nel quale la Lega ha un ruolo fondamentale». Parole alle quali il Carroccio risponde con una dichiarazione del neogovernatore del Veneto, Luca Zaia: «Se i "rumors" giornalistici sul caso Anemone venissero confermati la Lega non esiterebbe a chiedere a Berlusconi di fare pulizia totale».

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