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Fini annulla l'incontro con Verdini A Silvio: non parlo con gli intermediari

Scontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini alla direzione del Pdl

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Niente incontri con i vertici del Pdl "fino a quando non ci saranno risposte politiche ai problemi che ho sollevato". Il presidente della Camera Gianfranco Fini, incontrando i suoi collaboratori, ha spiegato così il mancato colloquio con il coordinatore del Pdl, Denis Verdini che si sarebbe dovuto tenere oggi. Verdini era stato incaricato martedì, nel corso di una riunione con Silvio Berlusconi, di ricucire i rapporti tra i cofondatori del Popolo della libertà."È prematuro fare incontri, soprattutto con intermediari", ha concluso Fini.  SI VEDANO SENZA AMBASCIATORI - Roberto Menia, sottosegretario all'Ambiente che ha assunto un po' il ruolo di voce fuori dal coro dentro la componente finiana del Pdl sin dalla fatidica direzione nel corso della quale si è consumato lo strappo tra Berlusconi e Fini, lasciando palazzo Grazioli non ha dato dettagli del colloquio avuto con Silvio Berlusconi. "Per me non servono mediatori - ha spiegato ai cronisti - auspico che Berlusconi e Fini si parlino da soli e senza ambasciatori". Caustico invece Giancarlo Lehner. Per l'esponente del Pdl "Fini non riceve Verdini perchè si sente troppo capo per incontrare un plebeo, per quanto coordinatore nazionale del più grande partito italiano".    NUOVO VERTICE A PALAZZO GRAZIOLI - Intanto è andato in scena un nuovo vertice, dopo quello di ieri sera, a palazzo Grazioli. Nella residenza romana del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sono arrivati i coordinatori del Pdl, Sandro Bondi, Denis Verdini e Ignazio La Russa, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, i capigruppo Pdl di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Al centro dei colloqui, con ogni probabilità, la situazione all'interno del partito e, in particolare, i rapporti con Gianfranco Fini.  

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