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Il Campidoglio fa quadrato intorno al suo «tecnico»

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Tantoè passato tra l'annuncio dell'assessore capitolino all'Urbanistica, Marco Corsini, del ricevimento dell'avviso di garanzia e delle dimissioni dal suo mandato, e il comunicato del sindaco Alemanno. «Confermo tutta la mia fiducia nei confronti dell'assessore Corsini. Mi pare evidente che tutto il suo operato è stato proteso a fare gli interessi dell'amministrazione e della città per chiudere una vicenda annosa come quella del condono. L'assessore Corsini - precisa poi il sindaco - rimane quindi al suo posto e sono convinto che il lavoro della magistratura, alla quale abbiamo offerto e continueremo ad offrire piena collaborazione, farà al più presto luce sulla vicenda e sull'estraneità ai fatti dell'assessore». Il messaggio del Campidoglio arriva chiaro e diretto. E per tutta la giornata è un susseguirsi di attestazioni di stima e fiducia per l'assessore capitolino. Dal presidente del Consiglio comunale, Marco Pomarici, a tutta la giunta Alemanno. «Corsini è una persona qualificata, preparata e prima di tutto è una persona perbene - dichiara il vice sindaco Mauro Cutrufo -. Marco è un collega prezioso e bene ha fatto il sindaco a respingerne le dimissioni». Seguono i consiglieri comunali del Pdl. «Sono fermamente convinto che la magistratura appurerà quanto prima la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono ascritti - dichiara il capogruppo Pdl in Consiglio comunale - conosco l'assessore, le sue doti umane di integrità morale e trasparenza, e per questo gli ribadisco la mia stima e vicinanza in questo momento». Anche il partito si fa avanti, con il coordinatore romano, Gianni Sammarco: «Oltre ad essere un fior di tecnico, Marco è una persona perbene, dall'integrità morale indubitabile. Sono certo che la magistratura, nel quale ripongo la massima considerazione, accerterà presto la sua totale estraneità a qualunque ipotesi di reato». Per Montecitorio arriva la solidarietà del deputato Pdl, Fabio Rampelli. Al di là della solidarietà espressa praticamente da tutto il Campidoglio, l'avviso di garanzia all'assessore Corsini è tuttavia un'altra indesiderata scossa agli equilibri dentro e fuori la giunta Alemanno, resi già fragili dai nodi della Regione Lazio. I «tumulti» in Aula Giulio Cesare non si placano. Alla smentita dei consiglieri Pdl, Marco Siclari e Patrizio Bianconi, che «giurano» fedeltà al coordinatore Sammarco e respingono qualsiasi ipotesi di aderire al «Laboratorio Roma», (il gruppo di sette consiglieri che contestano i metodi del partito capitolino), si confermano invece le voci sull'addio di Samuele Piccolo agli ex di An, così come le insofferenze del capogruppo Rossin e del consigliere Marco Visconti che li porterebbero a guardare «con simpatia» a La Destra di Storace. Una situazione già esplosa la settimana scorsa con l'approvazione di un emendamento dell'opposizione e che rappresenta ormai una scure su ogni seduta del Consiglio comunale. Fuori però non va meglio. Gli «esclusi» di Roma alle Regionali sono lì. Aspettano. Nell'attesa che «giustizia» venga fatta con il riconoscimento di esperienza e rappresentanza politica. Un passo, questo, che sembra più vicino dopo le ammissioni del coordinatore regionale Pdl, Vincenzo Piso: «Ci sono dei problemi, ma sono risolvibili». Una ventata di ottimismo in una lunga, difficile giornata. Sus. Nov.

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