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Regione, vicepresidenza all'Udc In giunta Maselli e Di Paolo

Regione Lazio

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Si fa sempre più serrato il pressing per la composizione della giunta Polverini che, assicura lei, «sarà pronta a giorni». La «lista» degli assessori regionali si avrà probabilmente già stasera, quando è previsto l'incontro di Renata Polverini con Silvio Berlusconi, ma probabilmente si aspetterà venerdì per l'ufficializzazione. Una questione di bon ton, considerato che giovedì è prevista la riunione della direzione del Pdl per la «querelle» aperta da Gianfranco Fini. A pochi giorni dalla squadra «ufficiale» risalgono le quotazioni per la vicepresidenza della Regione all'Udc, così come era previsto negli accordi elettorali. E ieri è stato lo stesso segretario regionale del partito di Casini, e a questo punto vicepresidente della Regione in pectore, a spingersi oltre. «Mi risulta che Renata Polverini abbia confermato, a me come a Lorenzo Cesa e a Pierferdinando Casini, gli impegni presi: tre assessorati all'Udc tra cui la vicepresidenza della Regione». Nessuno conferma, nessuno smentisce ma i conti a questo punto non tornano più. Tre assessorati ai centristi significherebbe che agli «esclusi» di Roma resterebbero soltanto tre posti in giunta. «Improponibile» commentano dalle fila del Pdl. Sembra quindi che la quadra si possa trovare con la vicepresidenza e due assessorati per il partito di Casini. Poi c'è La Destra di Storace, che ieri ha avuto un incontro con la Polverini e diplomaticamente ha dichiarato: «Abbiamo chiesto di essere presenti in giunta. La presidenza del Consiglio non l'abbiamo chiesta e, francamente, non è argomento di discussione. In politica non si può escludere niente, ma, ripeto, non è una nostra richiesta». Non si esclude niente quindi, ma conti alla mano con due assessorati all'Udc (Ciocchetti e Forte) e uno a La Destra (Storace ha già indicato Buontempo), resterebbero 12 caselle da riempire in quota Pdl e, almeno uno, in quota «Polverini». I conti in casa ex An potrebbero tornare con due assessorati ciascuno per la corrente Augello e Rampelli, meglio se uomo e donna. La rosa dei nomi che sarebbe stata consegnata alla Polverini è sempre, o quasi, la stessa. Luca Malcotti e Bruno Prestagiovanni dovrebbero lasciare un posto all'assessore capitolino Sveva Belviso, tutti e tre in quota Augello. Rampelli potrebbe chiudere i conti con Francesco Lollobrigida e Chiara Colosimo o, nell'ottica della quota alle Province, Antonio Cicchetti (Rieti). Il sindaco Alemanno potrebbe chiudere con Pietro di Paolo e Franco Fiorito (Frosinone). Più complessa la vicenda in casa «azzurra». Giorgio Simeoni e Alfredo Antoniozzi avrebbero accelerato il pressing per Mario Cacciotti ma a farne le spese sarebbero in questo caso o Massimiliano Maselli (per il quale invece si sarebbe già chiuso per la delega all'Ambiente e ai Porti) o Pino Cangemi (nel Cda Ama), entrambi in quota Sammarco. Resta poi il nodo Latina con Claudio Fazzone, sul quale si sono accesi i toni del coordinatore regionale, Vincenzo Piso che avrebbe messo un «veto» sul consigliere più votato dell'intero Consiglio. Il senatore di Latina potrebbe puntare invece sulla presidenza del Consiglio regionale, indicando Mario Abruzzese. Sciolto un nodo se ne potrebbe presto creare un altro. Con la vicepresidenza della Regione all'Udc, occorrerà trovare un posto per Fabio Armeni. La quota «rosa» sarebbe infine assicurata, oltre che da Belviso e Colosimo (ex An), da Fabiana Santini, Gina Cetrone, Veronica Cappellaro (ex Fi) e da Mariella Zezza (Polverini). Potrebbe avere un posto nell'ufficio di presidenza del Consiglio Isabella Rauti.

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