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Bagarre politica: il ministro Fazio richiama tutti alla ragione.

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«Lascelta della paziente e la libertà della donna non possono essere messe in discussione, ma non è questo il punto» ha spiegato Fazio «In ogni caso la mia considerazione personale è che tutte queste cose non fanno certo bene a chi si trova in una situazione come quella capitata a questa donna». Sulla questione del rispetto della legge è intervenuto anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: «Se non dovesse avvenire, da parte delle Regioni, magari perchè alcune amministrazioni incoraggiano le dismissioni volontarie, il governo interverrà», ha rincarato la dose. «La mia posizione, e credo di tutto il governo, è quella che ha sempre ritenuto l'aborto farmacologico di essere in linea con legge 194, che considera l'aborto un disvalore» ha sostenuto ancora Sacconi secondo il quale «necessariamente l'aborto farmacologico deve svolgersi nell'ambito del ricovero ospedaliero». È stato come soffiare sul fuoco. La presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ha ravvisato nelle sue parole «minacce davvero fuori luogo per le donne, per i medici e per le strutture ospedaliere». Di più: Finocchiaro sospetta che dietro le polemiche ci sia l'obiettivo di colpire la legge 194. «È chiaro che alcuni rappresentanti del Pdl e della Lega stanno volutamente e strumentalmente forzando la mano - ha detto la senatrice Pd - Ma sappiano che le donne e le ragazze non staranno a guardare, credo neanche quelle del loro stesso schieramento politico».

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