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Tante già pronte a manifestare

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«Benele coraggiose prese di posizione sulla Ru486 dei governatori del Piemonte, del Veneto e della Calabria, e anche per quelle significative dei governatori della Lombardia, del Lazio e della Lucania» afferma Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita (Mpv). «Indipendentemente dalle diverse sfumature - afferma - queste dichiarazioni sono coerenti con la evidente laicità e centralità politica del dovere dello Stato di tutelare tutti i cittadini, e quindi anche i bambini non ancora nati». Ma Telefono Rosa, l'associazione che lavora contro la violenza alle donne, annuncia che è pronta a scendere in piazza con una grande manifestazione nazionale a Roma in «difesa delle libere scelte delle donne, compresa quella dell'utilizzo della pillola». La presidente dell'associazione Maria Gabriella Moscatelli prende di petto i governatori leghisti, Zaia e Cota che con le loro posizioni «sono contro la libertà delle donne». la Moscatelli arringa così: «Possibile che la prima cosa a cui pensa un governatore maschio è un attacco alle donne? La questione della Ru486 non è politica ma tecnica e per questo serve riflessione e concertazione. Stiamo tornando indietro sia nel tempo sia nelle conquiste: le donne sono tornate all'angoletto». Moscatelli pensa ad una mobilitazione delle donne «contro questi attacchi, all'attivazione di una rete di donne negli ospedali così da assicurare la libera scelta di ogni donna». La manifestazione nazionale, promette, «si organizzerà appena possibile, subito dopo la pausa pasquale». Parole di fuoco vengono da Edda Billi, una delle presidenti dell'Affi (Associazione Federativa Femminista Internazionale). «Mi sto chiedendo: ma cosa sta succedendo alle donne? Bisogna rispondere. Non è possibile stare zitte». Poi annuncia che dopo Pasqua, si terrà un'assemblea delle donne presso la Casa internazionale delle donne, a Roma, alla quale sarà invitata anche Emma Bonino «per fare un'analisi sul voto e sul ruolo delle donne. Da lì potrebbero nascere nuove idee ed iniziative per una mobilitazione delle donne». La manifestazione promossa da Telefono Rosa è accolta tiepidamente da Billi: «benvenga, ma le manifestazioni servono a poco, dobbiamo fare di più». La questione pillola abortiva, a suo avviso, rispecchia «lo spirito dei tempi terribili in cui siamo in cui le donne stanno perdendo terreno su tutto».

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